L’effetto Coronavirus si allarga anche in settori extrasanitari e coinvolge indirettamente aziende del territorio. In questi giorni in Cina stanno chiudendo alcune multinazionali tra queste General Motors la cui componentistica, per una buona parte è fornita dalla Vitesco (ex Continental), a libro paga della quale ci sono diversi lavoratori livornesi. C’è quindi preoccupazione tra i dipendenti degli stabilimenti di Fauglia e San Piero a Grado già ritenuti in esubero dall’azienda di 750 unità.
Sulla questione, ma soprattutto sui posti di lavoro a rischio è intervenuta la capogruppo della Lega Costanza Vaccaro: “In qualità di membro della Commissione Lavoro, dopo aver inutilmente e reiteratamente sollecitato la Presidente della stessa a convocare una seduta per audire i vertici dell’ex-Continental, affinché riferissero sulle preoccupazioni emerse relativamente al destino dei circa 750 lavoratori (molti dei quali di Livorno) che l’azienda prevede in esubero a partire dal 2023, insieme ai colleghi della Lega ho presentato una mozione al Consiglio comunale.
L’ atto in questione è stato discusso in Dicembre durante una seduta del Consiglio, a conclusione della quale la maggioranza ci chiese il ritiro dell’atto stesso senza votarlo, ma assumendosi l’impegno – per volontà del Sindaco Salvetti in testa – di convocare una Commissione ad hoc per trattare la questione dei lavoratori ex Continental e intraprendere ogni possibile azione volta a garantire il mantenimento del livello occupazionale.
Ad oggi il Sindaco e il Presidente della Commissione non hanno dato il minimo segnale di voler mantenere l’impegno preso e, in più, apprendiamo dalla stampa che l’allarmante situazione determinata dal Coronavirus potrebbe portare ulteriori difficoltà agli stabilimenti pisani.
Dovendo constatare che, il latitare della maggioranza e del Presidente della commissione lavoro, viene a configurarsi quale grave inadempienza che ne denuncia tutta la disattenzione istituzionale, chiediamo che la Commissione pro lavoratori ex Continental venga convocata senza ulteriori ed ingiustificabili indugi, con la presenza dei vertici sindacali e dei rappresentanti locali della multinazionale, affinché si possa essere messi al corrente degli effetti che il Coronavirus potrebbe determinare nei confronti dell’azienda di Pisa, fonte di reddito anche per centinaia di famiglie livornesi”.
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