Spinelli lo aveva annunciato a Telecentro oltre un mese fa, Fabio Galante e Primo Salvi tra i referenti dei gruppi interessati all’acquisto del Livorno. “Sor Aldo” sta vagliando anche altre soluzioni, ma le più accreditate sembrano proprio queste: il gruppo di imprenditori milanesi (Fabio Galante), con i quali mercoledi prossimo è previsto un incontro a Genova, e il fondo di investimento inglese (Primo Salvi , ex dirigente del Bologna).
Spinelli nel frattempo ha chiesto informazioni tramite la propria rete di investigatori finanziari e ha accertato la solidità economica dei due gruppi. La scelta ora spetterà a lui, non dispiaciuto di avere dei pretendenti alla porta che si contendono la società amaranto. D’altronde il suo entusiasmo per il calcio è ai minimi storici, come ha confermato Galante nell’intervista a Telecentro, gli anni si fanno sentire, tanto che è rimasto il presidente in carica tra i più longevi del calcio italiano. La sua avventura in ambito calcistico sembra giunta al capolinea, anche la moglie e il figlio Roberto concordano a pieno questa scelta: la Lega Pro (mai digerita), le contestazioni allo stadio, i viaggi Genova – Livorno a/r, tutte situazioni che con l’età non riesce più a metabolizzare come una volta.
Comunque, c’è da dire che in questi 18 anni di presidenza il suo bilancio non è stato negativo, sia a livello di risultati, sia a livello personale dal punto di vista economico. Dobbiamo darglanche atto della sua abilità sia nella gestione societaria, sia nel rispettare gli impegni presi. Certamente non si mostra positivo nella comunicazione, nel gestire i rapporti con la stampa e i tifosi, ma di questo crediamo che a lui non interessi più di tanto.
In città non si fa altro che parlare di Spinelli e della cessione del Livorno. Quale nuova proprietà potrebbe essere più idonea ad una piazza come Livorno: un gruppo costituito da una società estera, con l’obiettivo principale il risultato finanziario (vedi il gruppo di Salvi) ? Oppure un gruppo di imprenditori italiani che poterebbero trovare anche un coinvolgimento passionale nella conduzione societaria ?
Molti sono contrari alla prima ipotesi: “Da un giorno ad un altro, la proprietà non ottenendo i risultati economici ipotizzati, potrebbe decidere di lasciare il Livorno e al primo arrivato. Non si preoccuperebbe del futuro della società, tanto più che fisicamente non si tratterebbero neanche di figure rintracciabili. Al contrario una proprietà costituita da imprenditori italiani, potrebbe avere un’anima, una presenza fisica su cui il tifoso si identifica. Se poi la figura societaria fosse rappresentata da Fabio Galante, questo renderebbe tutto più passionale da ogni punto di vista” – spiega Claudia tifosa amaranto laureata in giurisprudenza -.
Come non dargli torto, d’altrone il calcio è fatto sopratutto di entusiasmo e di passione e a Livorno ne sappiamo qualcosa. “Dai Fabio compraci il Livorno, con te e Igor saliremo in alto e il tifo tornerà quello di una volta” – sottolinea a gran voce Davide, uno dei tanti appassionati del Livorno frequentatore del lungo mare labronico -.
Probabilmente siamo di fronte all’epilogo di un lungo ciclo che fisiologicamente è giunto alla sua naturale conclusione. Un periodo che sicuramente rimarrà indelebile nella storia del calcio amaranto, sia per i risultati ottenuti, sia per i trascorsi degli allenatori e calciatori di alto spessore che hanno iniziato o terminato la loro carriera internazionale sotto questa gestione, ciclo che tra qualche anno racconteremo con entusiasmo ai nipoti, magari accompagnandoli sugli spalti di un nuovo stadio coperto, correlato di ogni confort possibile.
Una delle caratteristiche del tifoso è anche quella di sognare, ma non andiamo oltre: il destino del Livorno è legato ancora una volta ad Aldo Spinelli, a noi non resta altro che attendere fiduciosi. Segui il VIDEO dell’intervista a Galante.
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