Molte persone non ce la fanno a arrivare a fine mese. Un San Valentino senza fiori quindi? “Senza fiori mai. La crisi si sente, ma per la festa degli innamorati la rosa resta uno dei regali più scelti”.
La presidente di Sindacato Fioristi Confcommercio Giovanna Ghezzani fa il punto sullo stato di una categoria che negli ultimi anni dedica una attenzione particolare al design delle confezioni e alla professionalità del servizio. “La crisi porta con sé una selezione più accurata – afferma la Ghezzani – e questo per fiori e piante significa una maggior ricerca di qualità, creatività e personalizzazione delle composizioni che grande distribuzione e venditori improvvisati non riescono a offrire. L’esperienza insegna al consumatore che le offerte sotto costo sono sinonimo anche di scarsa qualità. Il nostro è un settore delicato, dove anche il più piccolo mazzo deve essere curato con sensibilità e sapienza, perché esprime sempre emozioni e sentimenti dell’acquirente, un messaggio che è più importante del fiore stesso”.
Tutto bene quindi per i 30 negozi di piante e fiori presenti a Livorno? “Più che la crisi è forse l’eccesso di pressione fiscale che demoralizza e sfianca il settore. Paghiamo il 70 per cento di tasse e quindi tenere aperto è molto difficile, soprattutto perché la nostra merce è altamente deperibile. Per noi non esistono saldi di fine stagione. La categoria accoglierebbe con grande soddisfazione una redistribuzione dei tributi sui rifiuti di cui si leggeva negli scorsi giorni sui giornali”.
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