La vicenda che risale al novembre del 2016 aveva fatto il giro del municipio e tenuto banco in consiglio comunale. Aveva perfino portato lo staff nazionale del Movimento 5 Stelle a sospendere in via cautelativa uno dei suoi consiglieri livornesi. Quella vicenda, andata avanti in tribunale, è arrivata in fondo martedì 20 febbraio ed il consigliere comunale Valter Sarais è stato assolto dall’accusa di falso ideologico. Il tribunale di Livorno lo ha assolto dall’accusa di falso ideologico commesso da privato in atto pubblico. In sostanza il giudice ha stabilito che, quando nel giugno 2014 l’indagato ha firmato l’autocertificazione con cui ha accettato l’incarico di consigliere comunale nelle file del Movimento 5 stelle, e dichiarava di non avere pendenze con l’amministrazione, ancora non sapeva di avere un debito di 255 euro risalente al 2008 per una rata della Tia non pagata. Sarais per questa vicenda è stato a suo tempo sospeso dal Movimento nazionale. Alla luce di questa sentenza «manderò una mail allo staff nazionale del Movimento 5 Stelle chiedendo il reintegro a pieno titolo», fa quindi sapere, sottolineando comunque che si era trattato di una sospensione cautelativa.
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