“All’interno del porto di Livorno stiamo registrando un fenomeno in espansione assai preoccupante – denuncia Giuseppe Gucciardo, segretario generale Filt-Cgil provincia di Livorno – Le agenzie di spedizioni in mano alle multinazionali stanno chiudendo i loro piccoli uffici presenti nel nostro scalo così da poter gestire tutto il lavoro presente nel nostro porto direttamente dalle loro sedi italiane centrali. Le aziende hanno anche trovato il modo di aggirare il blocco dei licenziamento fissato dal governo al prossimo 31 marzo: ai dipendenti degli uffici presenti nella nostra città è stato infatti proposto di trasferirsi in altre regioni, con tutti i sacrifici e le difficoltà che ne conseguono visto anche le incertezze legate alla pandemia. In pratica si tratta di veri e propri licenziamenti di fatto – dichiara il segretario della Filt-Cgil – Il fenomeno riguarda per il momento gli uffici di 4 distinte agenzie di spedizioni presenti nella nostra città.
I lavoratori coinvolti (impiegati amministrativi, commerciali, operativi, ecc.) sono in tutto una quindicina. Le lettere con la richiesta di trasferimento sono già state recapitate in questi giorni ai dipendenti.
Importante sottolineare che a mettere in atto questi inaccettabili provvedimenti sono proprio quelle multinazionali che ancora oggi stanno beneficiando di ammortizzatori sociali con causale Covid-19, ossia quei particolari strumenti di contrasto alla crisi che non richiedono nessun costo aggiuntivo da parte dell’azienda.
La storia purtroppo si ripete: ciò che sta avvenendo non è infatti molto diverso da quanto denunciammo un anno fa in relazione alla richiesta dell’agenzia marittima Hamburg Sud di trasferire a Genova i suoi 13 dipendenti operativi a Livorno. La città non può accettare quanto sta avvenendo: non possiamo perdere altri posti di lavoro – conclude Gucciardo –“.
Lascia un commento