“Il 10 febbraio è il ‘Giorno del ricordo’ – sottolinea Marcella Amadio, esponente dell’assemblea nazionale di Fratelli d’Italia – Con la Legge numero 92 del 30 marzo 2004 la Repubblica riconosce il 10 febbraio quale ‘Giorno del ricordo’ – continua l’ex consigliera regionale – al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli Italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli Istriani, Fiumani e Dalmati nel secondo dopoguerra”.
“Voglio ricordare questo giorno, davanti alla targa con la quale un parco di Livorno (quartiere Antignano) è stato intitolato alle Vittime delle foibe. E lo faccio con particolare orgoglio e fierezza, perché, dopo tante e reiterate mie richieste, l’Amministrazione Comunale decise, qualche anno fa, di concedere l’intitolazione.
“Spero che il Sindaco Salvetti non si sottragga ai doverosi adempimenti e provveda, almeno, a far illuminare, con il tricolore, la facciata del Palazzo Municipale per onorare, così, la memoria dei nostri connazionali trucidati – prosegue Amadio – Spero altresì, che i convegni sul tema ed eventuali dibattiti nelle scuole siano condotti in modo non fazioso, come, invece, è abituata a fare la Sinistra negazionista. Sarebbe auspicabile che questa Amministrazione Comunale intitolasse un luogo della nostra città a Norma Cossetto, una studentessa istriana, italiana, che, all’età di 20 anni, fu seviziata, torturata, uccisa ed infoibata dai partigiani di Tito, perché Italiana”.
“Voglio anche ricordare che, nel 1969 il Governo Italiano concesse l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce al Maresciallo Tito che si macchiò di gravi crimini quali la pulizia etnica realizzata nei confronti degli Italiani. Quella onorificenza va assolutamente revocata, è una vergogna di Stato – conclude l’esponente dell’assemblea nazionale di Fratelli d’Italia -“.
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