Malattia di Alzheimer: quella di oggi è la giornata mondiale voluta dall’Oms per informare e responsabilizzare su questa grave malattia che colpisce circa 40 milioni di persone nel mondo. In Toscana sono oltre 80mila le persone affette da demenza tra cui circa 1.500 ad esordio precoce. Ma quella odierna è anche una giornata importante per sollecitare la massima attenzione delle istituzioni verso i malati e le loro famiglie. Ed è soprattutto a questo che è dedicata una dichiarazione congiunta diffusa oggi dagli assessori regionali al diritto alla salute Simone Bezzini, e alle politiche sociali, Serena Spinelli. “Per affrontare una patologia come l’Alzheimer – hanno detto – che ha ripercussioni pesanti non solo sulla persona che ne è affetta, ma anche sui familiari e le persone vicine, è necessario avere a disposizione una rete di servizi e di funzioni sociali e sanitari appositi. Le attività finanziate con il Fondo Nazionale a partire dal 2020 si sono concluse lo scorso marzo e ad oggi, nonostante la Legge di Bilancio 2024 preveda uno stanziamento di circa 35 milioni per il triennio 2024-2026, non è ancora stato approvato il decreto attuativo: le Regioni non hanno quindi ancora ricevuto le risorse previste. Questa interruzione dei finanziamenti ha reso molto problematica la continuità dei servizi e causato una involuzione complessiva del sistema, con ripercussioni negative soprattutto nel livello di assistenza fornito alle persone con demenza ed ai loro familiari. Non solo: in futuro occorrerà riflettere anche sull’entità dell’impegno dello Stato per questo Fondo: 35 milioni di euro per tre anni sono una cifra veramente una esigua di fronte a un impatto economico stimato in 23 miliardi di euro, tra costi diretti e indiretti, il 63% dei quali a carico delle famiglie”. “Per gli stessi motivi – proseguono Bezzini e Spinelli – chiediamo con forza al governo che l’aggiornamento del Piano Nazionale Demenze, su cui l’Istituto Superiore di Sanità con il contributo di tutte le Regioni e P.A. sta lavorando, sia per la prima volta accompagnato da un adeguato finanziamento, inserito strutturalmente all’interno della legge di bilancio. Considerato infatti l’impatto economico e sociale della demenza sulla nostra società, deve essere garantito un finanziamento stabile e adeguato”. “Su queste tematiche – concludono i due assessori – la Toscana sta facendo la sua parte: è stata tra le prime regioni a recepire il Piano Nazionale Demenza del Ministero della Salute e a dotarsi di un Piano Regionale che ha consentito di avviare percorsi di potenziamento e innovazione dei servizi per rispondere ai bisogni di cura del malato e di sostegno per la famiglia. Nostra intenzione è continuare su questa strada”.
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