Pedalava in sella alla sua bici, Davide Valenti di 30 anni, quando è stato scaraventato al suolo da un furgone che viaggiava a velocità sostenuta, nello stesso senso di marcia. Si era recato in Brasile a trovare il padre, trasferitosi da tempo nel paese sud americano.
Purtroppo Davide non ce l’ha fatta. Ha lottato tra la vita e la morte in un letto d’ospedale a migliaia di chilometri di distanza dalla sua Livorno, ma dopo un mese di ricovero ha dovuto cedere: troppo gravi le lesioni riportate dall’impatto con un furgone a Paraty, cittadina turistica a 300 chilometri da Rio De Janeiro.
Era giunto in Brasile tre mesi fa per stare un po’ con il padre (di origini siciliane), che da tempo aveva aperto un ristorante ed altre attività ricettive nella cittadina brasiliana. Il giovane aveva programmato la lunga vacanza anche per trovare nuove strade per il suo futuro. A Livorno non aveva un’occupazione stabile, così aveva deciso di andare a far visita al padre e nel frattempo valutare alcune opportunità lavorative.
La madre è stata avvisata nella sua abitazione in via S. Matteo, da una telefonata giunta dalla clinica brasiliana dove Davide era ricoverato da giorni.
Non semplice la situazione della madre: per far rientrare la salma in Italia, oltre a problemi burocratici occorre una considerevole somma di denaro, che attualmente la madre non possioede.
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