Si sposta a Livorno, la polemica tra NCC e servizio taxi. Con un comunicato stampa l’associazione ‘Azione NCC’ attacca duramente il servizio taxi labronico.
“Da anni, per tutta la durata della stagione, da marzo a novembre, va in scena l’imbarazzante e ingiustificabile disservizio dei taxi a Livorno – si legge nel comunicato – Quando le navi da crociera iniziano ad arrivare, se ne contano quasi 500 in questi mesi, i parcheggi pubblici destinati al servizio taxi improvvisamente si svuotano e quelle 60 licenze, concesse dal Comune, si rimaterializzano tutte al porto, in attesa di turisti da scorrazzare per la Toscana e oltre. E’ questo il servizio pubblico che il Comune di Livorno ha interesse a garantire?”.
L’accusa viene mossa da Giorgio Dell’Artino, presidente dell’associazione ‘Azione NCC’ che continua: “Non crediamo che quelle licenze siano state concesse per questa tipologia di lavoro dove a farne le spese sono soprattutto i livornesi nonostante i taxi, per garantire un servizio pubblico, godano di una serie di privilegi, come il rimborso benzina, bollo auto agevolato e esenzione dalla Tosap, la tassa per occupazione del suolo pubblico.
Ogni anno assistiamo inermi a questo fenomeno: parcheggi comunali deserti mentre si creano lunghe code ‘bianche’ alle banchine del porto, aree private all’interno di aree demaniali escluse dal servizio pubblico e inaccessibili ai livornesi”.
“Chiediamo quindi – conclude il presidente di Azione NCC – all’amministrazione e al sindaco Nogarin di intervenire con forza, garantendo maggiori controlli in merito alla regolarità di queste soste, alla regolarità del servizio che viene svolto da questi operatori, e soprattutto al disservizio che ne consegue per tutta la città di Livorno”.
di Viola Orsini @riproduzione riservata 04/11/17
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