Non un passo indietro dell”azienda, che ha deciso di procedere ai licenziamenti annunciati (17 dipendenti) e non ricorrere alla cassa integrazione. Il presidente Enrico Rossi non si aspettava una posizione così rigida da parte dell’azienda “Siamo di fronte ad un comportamento irresponsabile. Spero vivamente che la notte porti consiglio e che domani si presentino al tavolo che abbiamo convocato con un atteggiamento improntato al dialogo, abbandonando quello di chiusura preventiva fin qui palesato”.
Il presidente della Regione, Enrico Rossi esprime il suo vivo disappunto e la sua ferma condanna nei confronti dei proprietari del marchio Grandi Molini, le aziende GMI e PromoLog che, più volte sollecitate a trovare una positiva composizione della vertenza, hanno invece formalizzato la loro decisione di non accettare la proposta di accordo formulata dalla Regione.
La proposta regionale prevedeva l’utilizzo della cassa integrazione straordinaria, prevista per le aree a crisi complessa, a fronte della disponibilità dei lavoratori e dei sindacati a ridurre gli organici. I proprietari hanno invece fatto presente che intendono procedere a diciassette licenziamenti.
Fino a questo momento non è stata accettata la richiesta di incontro avanzata dal presidente Rossi. Che aggiunge: “E’ gravissimo che la proprietà abbia formalizzato il suo rifiuto della proposta che abbiamo formulato, proprio alla vigilia dell’incontro che abbiamo organizzato. Questo comportamento al limite della provocazione rischia di creare a Livorno una fortissima tensione sociale”.
“Eppure nessun imprenditore – conclude Enrico Rossi – dovrebbe smarrire la strada della ragionevolezza, soprattutto quando di fronte ha organizzazioni sindacali e lavoratori disponibili al confronto e a ricercare, anche a costo di sacrifici, il miglior equilibrio tra le ragioni dell’economia e quelle del lavoro”.
Appresa la notizia i consiglieri comunali, riuniti in aula consiglio, hanno deciso di interrompere la seduta, lasciare l’aula e recarsi davanti alla sede dell’azienda in via Da Vinci. La notizia ai consiglieri è stata loro annunciata dall’assessore allo Sviluppo economico Francesca Martini. Pare che l’azienda sia intenzionata a non rispondere alla convocazione di un tavolo tecnico di trattativa convocato dal presidente della Regione, Enrico Rossi per la giornata di domani, 12 aprile.
“Questa è una posizione gravissima e incomprensibile – attacca il sindaco Filippo Nogarin – e il fatto che il numero di esuberi su Livorno sia stato ridotto da 30 a 17 persone è solo una magra consolazione. Non ricorrere agli ammortizzatori sociali, che avrebbero permesso ai lavoratori di sopravvivere per 20 mesi in questa fase di passaggio, non ci lascia per nulla fiduciosi sullo sviluppo futuro di questa vicenda”.
“Se, insieme a tutti i consiglieri di maggioranza e opposizione, abbiamo deciso di interrompere immediatamente i lavori dell’aula e recarci subito di fronte ai cancelli della Grandi Molini – aggiunge il presidente del Consiglio, Daniele Esposito -, è per mandare un messaggio chiaro: Livorno è pronta a lottare al fianco di questi lavoratori. Non possiamo più sopportare nuove crisi industriali”.
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