A due giorni di distanza dall’entrata in vigore dell’obbligo per i lavoratori di presentare il green pass o un tampone di recente effettuazione, nello scalo labronico non si registrano particolari criticità.
L’AdSP ha infatti avviato nei giorni scorsi una ricognizione generale per monitorare l’andamento della situazione vaccinale e valutare la presenza di eventuali problemi relativi allo svolgimento in sicurezza del lavoro.
Il riscontro ha avuto un esito negativo. Le imprese che sino ad oggi hanno risposto alle richieste di chiarimento hanno sostanzialmente fatto sapere di non avere particolari problemi operativi.
In una nota a firma del segretario generale, Matteo Paroli, l’AdSP ha peraltro invitato le imprese ad adeguare i propri protocolli anti-contagio aziendali ed ad ottemperare alle previsioni del D.L. 21 settembre 2021, n. 127.
L’AdSP ha ricordato che l’articolo 3 del Decreto legge dispone l’obbligo di possedere ed esibire, su richiesta, la certificazione verde COVID -19 da parte di chiunque svolga un’attività lavorativa ai fini dell’accesso ai luoghi lavorativi.
Nella nota segretariale si è ricordato che sono, tuttavia, esclusi dall’obbligo di possedere la certificazione verde quei soggetti che siano esentati dalla campagna vaccinale sulla base di idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti con circolare del Ministero della salute.
L’obbligo di ottemperare alle previsioni del D.L. è posto in capo al datore di lavoro, il quale dovrà definire le modalità operative per l’organizzazione delle verifiche sul possesso della certificazione, anche a campione, prevedendo, prioritariamente, ove possibile, che tali controlli siano effettuati al momento dell’accesso ai luoghi di lavoro.
Il segretario ha infine rappresentato che con una propria circolare il Ministero dell’Interno ha sensibilizzato i datori di lavoro affinché valutino di mettere a disposizione del personale sprovvisto di certificazione verde test molecolari o antigenici rapidi gratuiti.
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