È giunta al termine la campagna “Mare Sicuro 2018”, l’operazione della Guardia costiera della Toscana, come ogni anno impegnata nella vigilanza delle attività marittime e costiere per garantire la sicura fruizione e gli usi legittimi del mare. Quest’anno, si ricorderà, l’operazione è stata presentata in una conferenza stampa a Porto Santo Stefano con la partecipazione di un testimonial d’eccezione, la vice-presidente del CONI e già pluricampionessa di windsurf Alessandra Sensini, che ha voluto condividere con gli uomini e donne delle Capitanerie di porto della Toscana l’importanza di diffondere un forte richiamo al rispetto del mare all’inizio della stagione estiva. L’evento è stato il culmine di un’intensa e prolungata attività di informazione mirata a sensibilizzare i cittadini e le imprese di settore su un approccio ed un utilizzo corretto e responsabile della risorsa mare, principio che la Guardia costiera ha continuato a diffondere anche durante la quotidiana attività di vigilanza estiva. A trarne il bilancio al termine della stagione è l’Ammiraglio Giuseppe Tarzia, Direttore marittimo della Toscana che, nell’illustrare i dati dell’operazione sul territorio regionale, si dice molto soddisfatto che il messaggio sia stato correttamente recepito e concretizzato dai tanti fruitori del mare: “La prevenzione, questa è stata la parola d’ordine con la quale quest’anno abbiamo fortemente promosso la “cultura dell’autocontrollo” per rendere gli utenti del mare i primi portatori di quel messaggio ispirato alla necessità della tutela dell’ambiente e della loro stessa sicurezza. Alla capillarità di questo messaggio abbiamo associato un impegno ancor più costante, realizzato attraverso un assetto operativo mirato ad assicurare alla collettività l’ordinato svolgimento delle attività ludiche e produttive in mare. I dati, valutati nel loro complesso, hanno, in definitiva, fatto registrare un decremento di quelle condotte illecite e sconsiderate capaci di mettere a repentaglio la sicurezza dei bagnanti e dei diportisti e dell’ambiente marino.” La strategica dislocazione di uomini e mezzi in quelle località ove maggiore è l’afflusso turistico-balneare, è stato, infatti, in grado di garantire un intervento rapido, tempestivo, efficace, come dimostrato dai tanti interventi di soccorso portati a termine con successo. Analogamente, il costante presidio di quelle zone di mare di maggior pregio naturalistico, e mi riferisco all’area marina protetta delle “Secche della meloria” ed al “Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano”, dei quali non posso esimermi dal ringraziare i soggetti gestori per il determinante contributo fornito, è stato capace di preservarne gli obiettivi di tutela ambientale. Non sono mancati, purtroppo, comportamenti poco virtuosi che siamo stati costretti a reprimere e a sanzionare, in particolare scaturenti dai controlli sul demanio marittimo – sia sulle spiagge che sugli specchi acquei – che hanno consentito di restituire alla pubblica fruizione notevoli superfici a terra e a mare di aree abusivamente occupate, ovvero il contrasto a quei, purtroppo, non sporadici fenomeni di abusivismo commerciale o di somministrazione di prodotti alimentari dannosi per la salute pubblica.
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