Il 07 febbraio 2017 intorno alle 10:00, un pescatore rinveniva sulla battigia della spiaggia “Lo Stellino” di San Vincenzo, il cadavere di una donna. Sul posto intervenirono i Carabinieri della locale Stazione e quelli del Nucleo Operativo della Compagnia di Piombino, unitamente al medico legale. La donna, dall’apparente età di 60 anni, non aveva alcun documento di riconoscimento ed era vestita con felpa, pantaloni e stivaletti neri. Il corpo presentava chiari segni di una lunga permanenza in acqua.
Fin dai primi accertamenti sul corpo non era presente alcuna traccia di eventuale violenza esterna, confermata successivamente anche nel corso dell’esame autoptico svoltosi a Livorno.
I militari della Compagnia di Piombino, guidati dal Cap. MASSARELLI Massimiliano unitamente ai colleghi del Nucleo investigativo del Comando Provinciale di Livorno, nel tentativo di dare un nome al corpo della donna, consultavano tutte le denunce di scomparsa di donne presentate nel corso degli ultimi mesi. In particolare l’attenzione si incentrava sulla denuncia di allontanamento volontario di una donna straniera avvenuto il 26 gennaio 2017 a Ostia (Roma), presentata dal suo convivente.
Nel corso degli accertamenti medico legali, si è appurato come ci fossero delle incontrovertibili certezze sul cadavere (i segni di alcuni passati interventi chirurgici) che, unitamente al riconoscimento da parte del convivente della donna degli indumenti indossati dalla stessa al momento della scomparsa, hanno portato alla identificazione del corpo in VAIDEANU Elena, 56enne romena, da tempo in Italia e residente a Roma.
Dagli accertamenti effettuati sarebbe emersa una criticità in cui versava la donna al momento dell’allontanamento per problemi personali.
Il pm dott. ROSA della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Livorno ha emesso il nulla osta al seppellimento di cadavere della donna, disponendone la riconsegna ai prossimi congiunti.
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