Il Cisternino di piazza Guerrazzi, lo storico edificio un tempo “Casa della Cultura” ha finalmente riaperto le porte alla città dopo circa venti anni di chiusura al pubblico. Sabato 11 novembre si è svolta infatti la cerimonia di inaugurazione: non un semplice taglio del nastro, ma una vera e propria festa a cui hanno partecipato centinaia di cittadini.
“Il Cisternino rappresenta un luogo in cui la creatività dei cittadini potrà trovare adeguata espressione – ha detto il sindaco Filippo Nogarin nel suo discorso inaugurale – in questo luogo finalmente restituito ai cittadini ci sarà spazio per esposizioni, convegni, partecipazione, associazionismo. Insieme potremo dibattere su tante questioni, una tra tutte il piano strutturale e i cambiamenti che di volta in volta andranno a ridisegnare l’assetto urbanistico della città”.
Presenti sul palco accanto al sindaco, Susan George ( docente di Scienze della Comunicazione dell’Università di Pisa), Marianella Sclavi (docente di Etnografia Urbana al Politecnico di Milano) – entrambi artefici del progetto partecipativo “Cisternino 2020” del 2008 – e la vicesindaco Stella Sorgente.
Dopo lunghi lavori di ristrutturazione che hanno richiesto sia opere edili che impiantistiche, il Cisternino è ora pronto, dunque, a lanciarsi nella nuova esperienza di diventare spazio ideale per catalizzare la partecipazione dei cittadini nei diversi ambiti di intervento comunale, in particolare per la cultura, le politiche giovanili, il contrasto al disagio giovanile. Sarà dunque un luogo di incontro tra Amministrazione e comunità, un centro per l’ascolto attivo e la progettazione partecipata.
Tra musica, performance teatrali e illuminazione scenografica, lo storico edificio ha accolto centinaia di persone che si sono messe in fila ben prima dell’orario d’inizio della festa per poter ammirare ammirarne le bellezze architettoniche , i grandi spazi e le potenzialità che offre.
Questo in dettaglio il programma della giornata di inaugurazione.
Dopo gli interventi istituzionali, c’è stato il taglio del nastro all’ingresso principale della struttura che si affaccia su Largo del Cisternino.
Alle ore 17.10 visite guidate all’interno. Il pubblico è potuto entrare nell’edificio a gruppi di 20 persone che, guidate da operatori della coop. Agave, hanno visitato i tre piani della struttura e ricevuto notizie storiche sull’edificio. Le visite sono arrivate fino all’ultimo piano dove l’aula multimediale, predisposta nell’ambito del progetti transfrontaliero UCAT Network, è stata intitolata alla memoria della professoressa e consigliera scomparsa Serena Simoncini. All’interno della struttura, sia al piano terra che al primo piano, per l’occasione hanno trovato spazio alcune installazioni artistiche curate dall’artista segreto, conosciuto con lo pseudonimo di Mart, sul tema spazio/tempo.
All’esterno, in attesa del percorso guidato, il pubblico ha potuto assistere ed anche partecipare ad uno “speaker’s corner”, curato dalla Fondazione Teatro Goldoni, dedicato alla memoria del Cisternino. Tanti gli artisti livornesi che hanno aderito all’iniziativa, rendendosi disponibili a raccontare storie o aneddoti legati alla struttura. Un ricordo di pochi minuti per risvegliare la ex Casa della Cultura che, a partire dagli anni ’50, ha avuto un ruolo significativo nel tessuto culturale livornese ospitando concerti, manifestazioni, dibattiti e mostre con i più grandi nomi della cultura artistica italiana.
Alle 18.30 hanno preso il via le performance musicali nel piano terra o seminterrrato. Il primo ad esibirsi è stato l’Istituto Mascagni con il Quasibarocco Ensemble preparto dal M°Mauro Rossi. Sul palco: Desireè Del Santo, Giovanni Cavicchia, Alice Creatini, Sofia Pieraccini, Martina Gremignai, Matilde Di Rienzo, Benedetta Nacci (flauto), Simone Dei, Lorenzo Saini, (contrabasso) e Tullia Niccolini, (clavicembalo). A seguire il Coro Rodolfo del Corona, sotto la direzione del M°Luca Stornello, con un repertorio che spazia dalle musiche di Piazzola a Ravenscroft fino a canti livornesi; infine la corale Guido Monaco, diretta dal M°Diego Terreni, con brani della tradizione verdiana e mozartiana.
A completare il quadro di festa, una illuminazione architettonica del colonnato ionico dell’immobile che si affaccia su via Grande. La balconata è stata illuminata di blu in omaggio alla giornata Mondiale del Diabete (11 novembre) così come il Duomo nella vicina piazza Grande.
In occasione dell’apertura del Cisternino, come luogo deputato alla partecipazione e alla aggregazione sociale, si è svolta una raccolta fondi a favore della popolazione colpita dall’alluvione del 10 settembre scorso. Il ricavato sarà versato sul conto corrente predisposto dal Comune di Livorno “Livorno nel cuore”.
• Eventi in programma
Per la prossima settimana sono già due gli appuntamenti che si terranno nella struttura.
Lunedì 13 novembre (ore 21) è previsto l’incontro “Consumo del suolo e dissesto idrogeologico. Quanto di ciò è eccezionale?”. Verso una legge sul consumo del suolo. Saranno presenti il sindaco Filippo Nogarin, l’ing. Michele Munafò (responsabile ariea scientifica ISPRA), un rappresentante della Regione Toscana, la senatrice Laura Puppato , gli onorevoli Massimo De Rosa e Federica Daga dell’VIII Commissione “Ambiente, territorio e lavori pubblici Camera” e l’assessore all’Urbanistica e Lavori Pubblici del Comune di Livorno Alessandro Aurigi. Moderatore: Luigi Vicinanza, direttore de “Il Tirreno”.
Venerdì 17 novembre (orario 18-20) è in programma un “aperiseminario” sul tema del disagio adolescenziale, in particolare sui disturbi del comportamento alimentare in adolescenza. L’incontro è aperti a ragazzi, genitori e insegnanti e rientra nel progetto “Senza rischio” a cura del Ciaf in collaborazione con le scuole Micali, Asl Toscana Nord Ovest, Istituto di Fisiologia Clinica (IFC) e CNR.
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