Lo scopo è rendere più agevole il passaggio delle navi di capacità pari o superiore a 9.000 teu.
Per un rilancio del settore dei container nel porto di Livorno, comparto che nella prima metà di quest’anno ha accusato un calo del -9,7% del traffico, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale ha presentato oggi iniziative volte a facilitare l’ingresso nello scalo di portacontainer di media capacità, superando le attuali limitazioni legate alle dimensioni del canale di accesso che – ha specificato l’ente – rappresentano un handicap non solo per lo sviluppo ma anche per il mantenimento degli attuali traffici di contenitori.
L’AdSP ha ricordato che è stato programmato da tempo l’intervento di allargamento del canale realizzando già nel 2011 la resecazione della porzione iniziale della banchina lungo la sponda lato torre del Marzocco e impegnandosi successivamente a costruire un microtunnel, opera nella quale dal prossimo anno verranno incanalate tutte quelle tubazioni che attualmente attraversano il canale impedendone l’allargamento definitivo.
I nuovi interventi presentati prevedono di realizzare nel breve periodo l’allargamento del canale di accesso almeno a 90 metri della sezione navigabile alla quota di -13 metri di profondità, limitando il restringimento a 60 metri al solo tratto posto in corrispondenza dell’attraversamento degli oleodotti. È previsto che i lavori, coordinati dall’AdSP su progetto condiviso con i terminalisti, potranno essere realizzati in 60 giorni e permetteranno al porto di avere, entro l’inizio del nuovo anno, un più agevole passaggio delle navi portacontenitori con capacità di carico pari o superiore ai 9.000 teu, lunghezza pari a circa 300 metri e larghezza fino a 50 metri.
«L’opera – ha spiegato il presidente dell’AdSP, Stefano Corsini – verrà realizzata in cinque fasi, ed è sostanzialmente una riprofilatura di sponda fino all’attuale quota di fondo del canale (-13 metri). Il fatto che si sia riusciti a mettere in cantiere il progetto assieme agli operatori economici è la dimostrazione che a Livorno c’è la volontà di fare squadra per raggiungere in tempi ragionevoli un obiettivo condivisibile. La partecipazione anche economica e operativa dei privati alle iniziative che si realizzano in porto – ha sottolineato Corsini – è garanzia di motivazione e probabile successo».
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