Sono giorni di tempesta a Livorno. Non solo per il maltempo che in queste ore sta flagellando la città, ma anche per l’ormai, purtroppo, noto caos societario che rischia di far morire il Livorno calcio. Da febbraio, con l’ipotetico avvento di Yousif, ad ora sono passati ben 10 mesi in cui è successo di tutto. Tra passaggi di mano, scadenze, cda e pagamenti rimandati al giorno dopo (senza specificare di quale anno), i tifosi si sono dovuti improvvisare commercialisti e pure avvocati per provare a capirci qualcosa. Di questa situazione vergognosa si è già parlato abbastanza, forse troppo, e non vediamo l’ora di tornare a parlare di campo.
Guardando avanti non vediamo, al momento, soluzioni che consentirebbero di rimettere le cose a posto. Proprio Spinelli si è detto disposto ad aiutare la società per evitare il fallimento, che sarebbe un danno per la città intera. Si può dire di tutto su Spinelli, dagli errori commessi fino a come ci ha lasciati, però su una cosa ha ragione: dove sono gli imprenditori livornesi? Di questi tempi ci sono ben altri problemi a cui pensare, ma non scordiamoci che non è mai stato fatto nemmeno un misero sponsor per il Livorno calcio.
Sarebbe bello, e darebbe maggiori garanzie, se in futuro ci fosse un gruppo di imprenditori locali disposti a contribuire in qualche modo alla causa amaranto, senza doverci per forza affidare a personaggi venuti da lontano e di dubbia intenzione. La cosa certa è che, chiunque sarà presidente del Livorno, la piazza deve ritrovare compattezza e unità d’intenti sperando finisca il dualismo sterile tra “spinelliani” e “antispinelliani”. Perché i migliori risultati sono arrivati con la tifoseria unita, anche nelle difficoltà. In nome della maglia, in qualunque categoria.
1 Comment
Riccardo
5 Dicembre 2020 at 13:33sono mesi che assistiamo a questo spettacolo vergognoso cosi come è vergognoso questo gioco allo scaricabarile sulla pelle dei tifosi e della città intera. Facciamola finita il 16 dicembre e ripartiamo anche da una categoria inferiore ma con gente seria ma, chew soprattutto, abbia intesta un minimo sei progettualità. Livorno ed i suoi tifosi ci saranno sempre come, purtroppo, dimostrato quando si calcavano campetti di periferia