I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Cecina hanno tratto in arresto in flagranza di reato un 24enne livornese con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di circa 200 grammi di sostanza stupefacente tipo hashish. L’attività rientra nell’ambito dell’intensificazione dei servizi tesi alla prevenzione e repressione dei reati in genere, con particolare attenzione alle aree urbane del centro città, disposti dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Livorno secondo le linee condivise in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica con la locale Prefettura. In particolare, i carabinieri di Cecina con quelli di Livorno, a seguito di una serie di approfondimenti investigativi condotti di iniziativa, sono intervenuti in un’abitazione nel quartiere Colline di Livorno ove, all’esito di perquisizione domiciliare, si sono trovati di fronte una vera e propria centrale di spaccio, improvvisata, al cui interno hanno recuperato un considerevole quantitativo di varie sostanze stupefacenti per un peso complessivo di circa 900 grammi. Nel corso della perquisizione dell’immobile, i carabinieri hanno rinvenuto 18 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, contenuti in un involucro di cellophane, 880 grammi di hashish, suddivisi in un panetto più altri 73 ovuli del peso di 11 grammi ciascuno, 70 grammi di sostanza da taglio del tipo mannitolo, vario materiale per confezionamento, 4 bilancine di precisione, nonché 685 euro in banconote di vario taglio, verosimilmente provento di attività di spaccio ed infine una cartuccia per fucile da caccia calibro 20. Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro. Il giovane, arrestato in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e denunciato in stato di libertà per detenzione abusiva di munizioni, è stato portato al carcere delle Sughere di Livorno. L’arresto è stato convalidato nella giornata di ieri dal Tribunale di Livorno che ha confermato la custodia cautelare in carcere. Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, essendo ancora nella fase processuale delle indagini preliminari, l’intera dinamica dovrà poi essere esaminata nel giudizio diretto ad accertare e eventualmente confermare profili di responsabilità penale a carico dell’indagato.
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