“Lo scorso 2 novembre – si legge in una nota a firma Comitati di Lotta, Ambiente Salute e Lavoro – la Toscana è stata colpita da una violenta alluvione che ha causato diverse vittime e ingenti danni sui territori.
Su Livorno, oltre le enormi piogge si sono abbattuti tempeste di vento e incredibili mareggiate che hanno comportato problemi in vari quartieri della città compreso il crollo di 300 alberi.
Non abbiamo assistito ad un’altra tragedia solo perché la pioggia caduta è risultata inferiore rispetto al 2017”.
“La crisi climatica che stiamo vivendo rende sempre più frequenti gli eventi climatici estremi – prosegue la nota – si passa da temperature medie al di là della norma, a piogge particolarmente frequenti e intense, fino a lunghi periodi di siccità.
Sia a livello nazionale che a livello locale, le misure che sono state prese negli anni e che vengono prese oggi, non tengono minimamente conto delle cause del cambiamento climatico.
Mentre il governo Meloni ha tagliato i fondi per il dissesto idrogeologico, a Livorno, il Sindaco Salvetti e la sua giunta hanno da poco approvato uno scellerato piano strutturale che prevede la cementificazione di ampie aree verdi della città, anche in zone che sono già sensibili al rischio idrogeologico”.
“Livorno – continua la nota – che ha vissuto la tragedia dell’alluvione, doveva diventare un esempio della permeabilità. Invece il sigillamento del suolo prosegue senza sosta, nel centro come nelle periferie, e le vasche di espansione dei rii sono state addirittura ridotte. È fondamentale una vera cura e messa in sicurezza dei territori”.
“Deve finire – conclude la nota – la visione di chi mette il profitto al centro di tutto e pensa che la natura e le sue terre siano solo da sfruttare per gli interessi di poche persone”.
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