“Si continua a morire di lavoro – si legge in una nota a firma delle segreteria nazionali Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti -. Ancora oggi assistiamo ad una escalation di morti sul lavoro che continuano a suscitare rabbia e indignazione.
Lunedi, 23 maggio, la tragedia si è consumata al porto di Venezia, dove un lavoratore interinale, Alessandro Zabeo, durante un’operazione portuale, a soli 34 anni, ha perso la vita.
L’incidente riaccende tristemente i riflettori sugli elevati rischi del lavoro portuale.
Gli interventi di soccorso hanno constatato, fin da subito, la gravità dell’incidente.
Nonostante il tempestivo intervento del personale sanitario e ricoverato in ospedale, Alessandro, ci ha lasciato nella tarda serata di ieri”.
“È necessario – prosegue la nota – rimettere al centro la parola ‘sicurezza’ a partire dalle istituzioni ministeriali, dal Governo e dalle parti sociali tutte.
L’emanazione dei necessari provvedimenti di aggiornamento del decreto legislativo 272/99, ripetutamente sollecitati dalle Organizzazioni Sindacali, ed in particolare i regolamenti attuativi sulla ‘Sicurezza nei luoghi di lavoro del settore trasporti e microimprese’.
È indispensabile ripartire dal potenziamento dei poteri di controllo e vigilanza delle AdSP e della centralità dei nostri RLS ed RLSS.
Il ruolo degli ispettori portuali, in seno all’AdSP, deve essere rafforzato incrementandone il numero e dotandoli di potere sanzionatorio così come vanno ampliate le risorse in capo ai nostri delegati”.
“Filt, Fit e Uiltrasporti – conclude la nota – si stringono nel dolore della famiglia di Alessandro Zebeo, e per oggi 25 maggio 2022, in segno di lutto, indicono lo sciopero nazionale di 2 ore ad ogni fine turno o prestazione di lavoro di tutte le lavoratrici e i lavoratori dei porti ed il suono delle sirene alle ore 12,00”.
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