E’ cominciata martedì l’operazione di dragaggio per portare a 13 metri i fondali della Darsena Toscana. I tempi concessi dall’ordinanza della Capitaneria erano 20 giorni ma l’Autorità portuale spera in un’operazione più rapida. Oltre alla Darsena Toscana la bonifica riguarderà anche l’intero bacino di evoluzione.
La draga cui è affidata l’operazione fondali è la “Marieke”, bandiera del Lussemburgo, giunta dall’Olanda con i propri mezzi. E’ una vera e propria nave specializzata, lunga 100 metri e dotata di potenti sorbone che aspirano tonnellate di fango ogni ora. Può imbarcare nell’apposita stiva fino a 5 mila metri cubi di fanghi alla volta, riversandoli poi nella seconda vasca di colmata.
Saranno 700 mila i metri cubi di fondale che dovranno essere dragati per ripristinare la Darsena Toscana e il bacino di evoluzione a 13 metri di profondità, la fine dei lavori è prevista per la fine di maggio . Una parte dei 700 mila metri cubi di fanghi dovrà essere sottoposta a trattamento di bonifica.
Il dragaggio della Darsena Toscana non sarà l’unica operazione del genere di quest’anno nelle acque del porto. Dopo l’estate è infatti previsto un analogo intervento alla bocca sud dell’avamporto, per togliere altri 300 mila metri cubi di fango ed allargare il canale di evoluzione, per facilitare la virata in entrata delle più grandi porta-contenitori destinate ai terminal specializzati in Darsena Toscana. Ma il problema da risolvere, a quanto si deduce, sarà la competenza di gestione delle porte vinciane, è evidente che se rimarranno in mano ad autorità istituzionali non animate da interessi legati ai traffici portuali, lo sbocco aperto dallo scolmatore alla Darsena Toscana, probabilmente continuerà a verificarsi, provocando di nuovo flussi di detriti sui fondali della Darsena Toscana, rendendo così ancora una volta vani i lavori e i sacrifici realizzati.
Lascia un commento