Chi vi scrive è un nonno, che ieri ha deciso di fare una bella passeggiata col proprio nipotino a villa fabbricotti. Ci siamo ritrovati in un parco completamente abbandonato a sé stesso. I cestini che pure all’interno della villa sono numerosi (ma anche molto danneggiati) erano completamente pieni di spazzatura, che era ammassata anche intorno. Sopra i cestini e la spazzatura pasteggiavano beati i gabbiani, che ovviamente contribuivano a portare in giro i rifiuti.
Siamo arrivati fino al chiosco, perché avevamo letto che il giovedì ci sarebbe stata la musica e in effetti c’era molta gente. Ma soprattutto molti cani che i loro padroni facevano tranquillamente giocare nei prati.
Da buon anziano che deve ‘rompere le scatole’ mi sono avvicinato a un gruppo di ragazzi che aveva un grosso cane, e ho fatto notare loro che lì non potevano starci, perché i cani possono essere portati al guinzaglio solo in determinate zone. I ragazzi mi hanno guardato un po’ storto, come se fossi un alieno (o forse semplicemente un anziano rompiscatole!) e mi hanno risposto che al guinzaglio potevano essere portati ovunque e lì per lì ho pensato che magari avessero cambiato le regole. Invece arrivato all’uscita ho verificato che le aree riservate ai cani sono ben delimitate e non comprendono i prati. A quel punto sono ritorno dal gruppetto e ho detto loro cosa c’era scritto sul cartello. La risposta: “Seee, ora seondo te con tutti vesti prati, porto ir mi cane sul ghiaino?!”. Sconsolato sono tornato a casa, ma mi chiedo perché il parco più bello e grande del città, sia stato totalmente abbandonato al proprio destino, dove le guardie non passano mai, la pulizia è un optional, la cura del verde inesistente.
Gianfranco Barsotti
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