Dopo la scintilla che ha dato modo di riaccendere le speranze salvezza contro il Cannara, la Pro Livorno Sorgenti scivola allo stadio “Anco Marzio” di Ostia, tra le mura dell’Unipomezia. La squadra di Stringara infatti non riesce a dominare uno scontro diretto fondamentale ai fini della salvezza, permettendo all’Unipomezia di sgambettare i bianco verdi lasciandoli cadere sempre più in basso nella classifica. Tuttavia, nei primi minuti di gioco, il navigatore della Pro Livorno sembrava aver impostato per Ostia la strada che aveva intrapreso la scorsa settimana nella partita contro il Cannara.
Al terzo minuto infatti, è la squadra di Stringara a battezzare il cartellino dei marcatori. Canessa scambia con Rossi e riesce ad insaccare la rete che sembra poter definitivamente illuminare il percorso dei labronici. L’Unipomezia non riesce a reagire agli attacchi degli ospiti, che svariate volte si rendono pericolosi in particolare con Canessa, che prova a siglare la doppietta non riuscendoci e con Rossi, che calcia una punizione quasi perfetta senza superare l’estremo difensore avversario. Dopo mezz’ora di gioco, la squadra di casa decide di alzarsi e prova a bucare il muro labronico, ottenendo il sigillo alla prima occasione. Durante un possesso la sfera arriva a Suffer che dalla sinistra disegna un cross preciso per Squerzanti. La girata di testa del numero venticinque supera Filippo Rossi e sigla il pareggio. Il primo tempo finisce in parità, nonostante il pallino del gioco lo avesse la Pro Livorno.
La seconda frazione per i ragazzi di Stringara sembra un replay delle partite giocate negli ultimi mesi. La squadra infatti non sembra scendere in campo con il piglio giusto, permettendo ai padroni di casa di prendersi la scena. Le occasioni in questo secondo tempo sono minori per i bianco verdi e le più pericolose sono firmate da Seminara e Filippi. Prima il numero tre lascia partire un tiro cross pericoloso che sfiora il palo avversario, mentre nella seconda occasione Filippi fa correre un brivido sulla schiena dei tifosi rosso blu. Lo spazio lasciato all’Unipomezia è troppo e Lupi segna la rete della rimonta definitiva toccando con la punta la palla, dando una spinta sufficiente per spedirla in rete e condannare la Pro Livorno a restare nei panni del fanalino di coda del girone.
Una sconfitta che annulla le buone speranze costruite una settimana fa con la vittoria casalinga e che fa ancora più male se si volge lo sguardo ai risultati della giornata. Il Rieti infatti domina la capolista San Donato Tavarnelle, tirando fuori dal cilindro un colpaccio che lo spedisce in piena lotta per la salvezza diretta. Battuti anche dallo Scandicci, i rosso blu del Cannara si trovano distanti cinque punti dai labronici ultimi, occupando il terzultimo posto, valido per i playout. Il prossimo impegno per Stringara ed i suoi sarà in casa contro il Lornano Badesse, che vorrà rifarsi dopo la sconfitta di Poggibonsi per riguadagnare terreno nella zona playoff. Dopo il duro colpo di oggi, la Pro Livorno ha comunque il dovere di continuare a lottare, tenendo alto l’orgoglio. Alla fine, una settimana fa il sole era tornato ad illuminare gli animi bianco verdi. Solamente ricordandosi quelle sensazioni sarà possibile invertire la dura sentenza che, ad oggi, la classifica del girone presenta alla squadra.
Tabellino
Unipomezia – Pro Livorno Sorgenti 2-1
Unipomezia: Siani, Lo Schiavo, Cruciani (32’st Delgado), Ilari, Squerzanti, Bramati, Modesti (1’st Di Battista), Tozzi (29’st De Iulis An.), Suffer, Lupi (42’st Schiavella), Valle (15’st Ramceski). A disposizione: Spadini, Cartella, Cedric, Odero. Allenatore: David Centioni
Pro Livorno Sorgenti: Rossi, Cavalli (22’st Guglielmi), Seminara, Fancelli, Salemmo (28’st Casalini), Filippi, Bachini (32’st Donatini), Costanzo, Canessa (25’st Baracchini), Tartaglione, Rossi. A disposizione: Blundo, Samba, Bertelli. Allenatore: Paolo Stringara
Arbitro: Russo Marco (sez.di Torre Annunziata); Assistenti: Balbo Sergio (sez. di Caserta) e Savino Ferdinando (sez. di Napoli)
Reti: 3′ Canessa (Pls), 33′ Squerzanti (U), 68′ Lupi (U)
di Jacopo Morelli
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