Si conclude a lieto fine la storia di “Pan”, la tartaruga Caretta caretta ritrovata da alcuni pescatori lo scorso 18 aprile impigliata nelle reti da pesca, a circa un miglio al largo della località Poveromo nel Comune di Massa e soccorsa dal Sig. Giannelli – Responsabile del Progetto del Parco Didattico WWF di Ronchi e dai volontari del WWF che prontamente l’avevano trasferita presso il Centro di Recupero e Riabilitazione tartarughe marine dell’Acquario di Livorno dove è stata curata.
L’operazione è stata coordinata nell’ambito dell’attività di recupero di questi esemplari a cura della rete dell’Osservatorio Toscano per la Biodiversità di Regione Toscana, con ARPAT Settore Mare, Capitaneria di Porto e Guardia Costiera e WWF che da oltre 20 anni è presente sulla costa apuoversiliese e svolge attività di soccorso alle tartarughe marine.
Si ringrazia il Comune di Massa che dal 1996 ha affidato al WWF l’area che ospita le strutture e dove viene svolta nel Centro di Educazione Ambientale “Giulia Piccinelli“ attività di studio e informazione rivolte alle scuole e ai cittadini del territorio e oltre.
La tartaruga “Pan” è stata rilasciata in mare questa mattina venerdì 27 maggio alle ore XXX dalla spiaggia dell’Oasi WWF “Le Dune di Marina di Massa“ a cura dello staff acquariologico e veterinario dell’Acquario di Livorno, in collaborazione con WWF, ARPAT Settore Mare, Capitaneria di Porto e alla presenza del Sindaco del Comune di Massa Francesco Persiani, del Comandante della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera C.C. Antonio Masiello, del personale dell’ARPAT e dell’Acquario di Livorno e di alcune classi di alunni della Scuola Secondaria Paolo Ferrari di Marina di Massa che hanno aderito al progetto di Educazione Ambientale del WWF presso Centro Didattico di Ronchi.
Al momento del ritrovamento in mare, la Caretta caretta, un esemplare di 10 kg con carapace lungo 43 cm e largo 41cm presumibilmente di sesso femminile, non presentava ferite evidenti, né esche.
Arrivato all’Acquario di Livorno il 18 aprile, sono subito state effettuate le prove di assetto in vasca alta: l’esemplare ha mostrato subito segnali positivi, dimostrando di muoversi bene nella colonna d’acqua e stazionando sul fondo.
Come da protocollo interno, all’esemplare sono state fatte tutte le analisi necessarie a scongiurare possibili anomalie agli organi interni o la presenza di corpi estranei, come ami da palangaro.
I vari esami diagnostici eseguiti, uniti alle valutazioni cliniche dell’esemplare, hanno potuto stabilire il buono stato di salute dell’animale, così da esser pronto per tornare in mare, previa applicazione della marcatura (targhetta metallica applicata alla pinna anteriore destra codice IT-RT-ADL-011) e di un microchip per poterlo identificare individualmente.
Oggi “Pan”, che presenta un carapace lungo 43 cm e largo 41 cm, ed ha raggiunto il peso di 11 kg. La pesatura è stata effettuata con dinamometro acquistato grazie agli allestimenti del Punto Informativo dell’Osservatorio Toscano per la Biodiversità.
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