Continua la telenovela della vendita del Livorno, che mostra ulteriori sviluppi per certi versi inaspettati. Intanto notiamo il “ritorno” di personaggi che si erano allontanati, da Verdolini a Sivieri e Borgo, questi ultimi due legati a Lamanna.
Per ciò che riguarda la trattativa con Favilla pare che l’Italo-Svizzero sia stato in origine contattato da Heller, Mariani e Verdolini a seguito di una minaccia di Spinelli di sostituire Heller come presidente se non avesse portato entro una certa data sponsor per tirare avanti o un nuovo acquirente. Heller ha dichiarato di essere entrato in contatto con Favilla grazie all’avvocato Marcello Carriero, membro del CDA della Fondazione Roma Capitale Investments, che era in contatto da tempo con Favilla.
Nel frattempo l’imprenditore Indiano Yogesh Maurya che si occupa di fondi di investimento ed opera nel settore immobiliare, è atterrato in Italia, arrivato a Livorno ed ha assistito alla partita Livorno Piacenza e dovrebbe incontrare emissari di Spinelli insieme all’intermediario Roberto Angiolucci dopo aver incontrato anche il sindaco. Si tratta di un personaggio senza dubbio singolare che pare abbia recentemente messo da parte la ‘carriera’ finanziaria per creare e far crescere una squadra di calcio in India, con particolare attenzione allo sviluppo del settore giovanile; difficile comprendere cosa si aspetti da un‘eventuale avventura livornese. Il suo arrivo in via dell’Indipendenza è avvenuto insieme all’ex team manager amaranto Gianni Palumbo (attualmente al Pontedera) che pare essere stato il primo tramite col Livorno, dove ha visionato i bilanci con l’OK da parte di Spinelli. L’intenzione è di rilevare interamente la società amaranto.
Ma le novità non terminano qui, perché secondo il procuratore Ascari il neo proprietario del Pisa, il russo-americano Knaster “sta cercando di convincere un suo collega di religione ebraica a comprare il Livorno”. Ennesima boutade?
Mentre continua l’affair Favilla dobbiamo però notare che comunque il rituale è sempre lo stesso: visita al sindaco e contatti col socio che detiene il 10%, indubbiamente una sequenza curiosa (nel caso di Favilla con addirittura 2 incontri col sindaco).
Ma come mai personaggi così lontani dal Livorno se ne interessano? Viene in mente quanto accadde poco più di 2 anni fa quando il presidente della Serie B Balata dichiarò che avrebbe promosso un’indagine sulla vendita del Livorno calcio, dopo che era apparso un annuncio in tal senso sul Times di Malta. Magari non lo sappiamo, ma da qualche altra parte è riapparso…
- continua
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