Un laboratorio di articoli contraffatti da immettere sul mercato nero è stato scoperto dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Livorno. Sottoposti a sequestro circa 100 articoli di merce contraffatta oltre a 375 etichette e marchi in metallo delle più note griffe, denunciando all’Autorità Giudiziaria un cittadino senegalese, privo di permesso di soggiorno e per il quale è stato emesso anche un provvedimento di espulsione da parte del Prefetto. Nel laboratorio in un appartamento a ridosso del centro storico, le Fiamme Gialle hanno rinvenuto sia gli articoli contraffatti (accessori, borse, portafogli) sia l’attrezzatura per l’applicazione delle false etichette.
Le indagini delle Fiamme Gialle sono state avviate a seguito dei numerosi sequestri di merce contraffatta effettuati in Piazza Cavallotti e si sono sviluppate con minuziosi accertamenti, supportati da pedinamenti ed appostamenti, che hanno consentito di risalire al soggetto senegalese, che aveva la disponibilità di un appartamento nel pieno centro cittadino e che sistematicamente riforniva ai venditori ambulanti borse e accessori appena fabbricati.
Un sequestro di scarpe, borse ed orologi effettuato venerdì 28 ottobre ha fornito la chiave di volta per individuare l’abitazione, adibita ad un vero e proprio laboratorio del falso. Borse e portafogli con i marchi falsi di note griffes nazionali ed estere, venivano contraffatti con l’applicazione di etichette in metallo.
Chanel, Louis Vuitton, Michael Kors, Prada, LiuJo, per un valore complessivo di circa 6.000 euro: queste alcune delle griffes riportate sulle centinaia di etichette, rinvenute dalle Fiamme Gialle occultate all’interno di un caminetto presente nell’appartamento. Gli accessori e le borse, invece, pronte per essere distribuite ai venditori, erano custodite in un locale esterno, accessibile da un cortile e di pertinenza della stessa abitazione.
Al termine dell’attività i finanzieri hanno denunciato il senegalese per contraffazione, introduzione nello Stato e commercio di prodotti falsi. Inoltre, poiché era privo del permesso di soggiorno, il Prefetto ne ha ordinato l’espulsione dal territorio nazionale.
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