“Un altro condominio sotto sequestro – si legge in una nota a firma Alessandro peini (FdI) – questa volta però i sequestratori non sono gli spacciatori clandestini che vivono nei garage e nelle cantine delle case popolari. Questa volta parliamo di alcune case private nella zona dello stadio e il sequestratore è, nientemeno che, la Regione Toscana. I lavori di stombamento del Rio Maggiore sono infatti arrivati in via Rodocanacchi, dove, però, si sono anche inchiodati da tempo.
I palazzi sono stati letteralmente trasformati in cantieri. Reti arancioni, ruspe, camion ed enormi montagne di terra smossa giacciono immobili da circa due mesi. Dei lavoratori neanche l’ombra, solo un gabinetto chimico ne ricorda la passata presenza”.
“Dal genio civile nessuna notizia – prosegue la nota – nemmeno la cura, l’educazione o il buonsenso, di comunicare ai residenti il perché dello stop ai lavori e il quando potranno riprendere. Perché, sì, anche nell’inconcludenza e nell’errore c’è sempre un modo corretto di comportarsi, che non è questo. Non ci si presenta a casa della gente creando scompiglio e poi, alla zitta, si sparisce.
Che succede, dunque, a questi mirabolanti lavori di stombamento? Per capirlo Fratelli d’Italia presenterà un’interrogazione in Comune e in Consiglio Regionale.
La situazione è di enorme disagio. I proprietari fanno già i conti con il fatto di ritrovarsi un rio che scorrerà, letteralmente, sotto le loro finestre. Ovviamente non dobbiamo immaginarci un affaccio su quello che l’assessore Viviani chiamava un ‘parco fluviale’, ma su di una fogna a cielo aperto. Sotto la finestra non si vedranno cascatelle di acque sorgive e prati in fiore, ma ratti, zanzare e un distinto olezzo di fogna. Le analisi di Arpat hanno infatti confermato che in quelle acque scorrono scarichi fognari”.
“Ma se l’attesa del piacere è essa stessa il piacere – conclude la nota – allora l’attesa della fogna è essa stessa la fogna. E così, in via Rodocanacchi, si attende sotto sequestro”.
Lascia un commento