Cenaia-Livorno si avvicina ed il vento che spinge Buglio e la sua ciurma verso Santa Croce sull’Arno è composto da raffiche che fanno ben sperare. Gli amaranto, dopo una prestazione da grande squadra contro il Picchi, soprattutto nel secondo tempo dove sono riusciti ad annullare la grande qualità dei cugini bianco amaranto, affronteranno la formazione che li ha spinti fuori dalla Coppa Italia. Il Cenaia è reduce dalla sconfitta nella finale di questa competizione. Una partita amara, dato che la Fortis Juventus ha superato i ragazzi di Macelloni ai rigori. Non sarà una sfida semplice quindi per Buglio ed i suoi, ma lo stesso tecnico è consapevole del salto che ha compiuto la sua squadra e che la mentalità dei ragazzi non è più quella di novembre, quando il Livorno subì tre reti nel turno di Coppa. Domenica scorsa contro il Picchi, il Livorno ha messo una spunta verde su una squadra difficile. Adesso, la vecchia Unione ha davanti un mese di sfide molto impegnative, contro formazioni che occupano posizioni alte nel tabellone. Questo Livorno, tuttavia, ha inserito la marcia delle grandi squadre, e non intende scalare. “Domenica abbiamo fatto ancora bene in difesa – sostiene Buglio in conferenza – ma dobbiamo migliorare sempre, in tutti i reparti. Non intendiamo mollare la presa.”
Da dicembre la squadra ha dimostrato di essere cresciuta in un modo esponenziale, sciogliendo tutti i nodi che una mancata preparazione e una costruzione rapida della rosa avevano portato a sottovalutare a settembre. Passo dopo passo, i ragazzi hanno avuto modo di conoscersi e maturare. Climax che adesso ha portato il Livorno ad essere una vera e propria squadra. “Sono fiducioso e contento di quello che stiamo facendo. Possiamo crescere, sempre. In fase offensiva, domenica abbiamo creato delle azioni pericolose. Poi l’avversario in campo c’è e può essere bravo a difendere. Ferretti contro il Picchi non ha avuto molte occasioni. Non è ancora al top della condizione, valutiamo per domenica. Torromino, invece, sta bene. Ovviamente vanno in campo quando stanno bene. Stamattina si è allenato e mi ha dimostrato che può giocare sin dall’inizio. Anche Bellazzini è stato brillante questa settimana.”
Sul modulo di domenica: “Ripartiamo dal 4-2-3-1, ha dato più sicurezze. Il primo tempo non abbiamo tenuto bene le distanze. Il vecchio sistema ci calza meglio per ora. I ragazzi però sono tutti vogliosi e sono soddisfatto per questo. La concorrenza sana porta ad avere allenamenti intensi. Frati ha giocato bene domenica nel 4-3-1-2, ma non è arrivata una superiorità numerica in fase offensiva. Ha dato equilibrio, compattezza e sacrificio, ma conoscendolo Frati può fare molto di più in attacco. Domenica dovremo stare molto attenti alle ripartenze.”
Il pensiero di Buglio sul Cenaia, squadra pericolosa composta da giocatori con un notevole bagaglio di esperienza in questa categoria. “E’ una squadra compatta, che non molla mai, lo dimostra la finale di Coppa Italia che hanno giocato. Hanno molto carattere e giocatori di categoria. Dobbiamo fare molta attenzione. Rivincita sul Cenaia? No, perché hanno superato il turno con il sistema regionale, un pareggio senza rigori. Penso solo alla partita di domenica.”
Dopo il derby di domenica, qualche tifoso si è lamentato delle poche scintille che il Livorno ha creato. Il gioco non sarà stato spettacolare, ma c’è da sottolineare che la squadra ha rischiato poco e niente durante i novanta minuti. “Io cerco di lavorare per far rendere al meglio i giocatori. Non posso accontentare tutti, mi piacerebbe. Di fronte troviamo sempre squadre agguerrite che possono impedirci di giocare bene. L’importante è portare a casa il risultato. Vincere con compattezza, esperienza, fame ed equilibrio. Spero di arrivare ad accontentare tutti, ma il primo obiettivo è sempre la vittoria, in qualsiasi modo essa arrivi.”
Si addentra la nave di Buglio nello stretto formato da scogli insidiosi e venti che potrebbero deviare la rotta. Ostacoli che, nell’Odissea, assumerebbero le forme di Scilla e Cariddi. Il viaggio di Ulisse verso casa è parallelo a quello degli amaranto verso le categorie che gli appartengono. Passo dopo passo, superando qualunque ostacolo, in questo mese il Livorno potrà disegnare un segno netto sulla cartina. La destinazione cerchiata in rosso non è Itaca, bensì la promozione.
di Jacopo Morelli
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