Sono settimane che in casa Spinelli regna l’incertezza sulle decisioni da intraprendere per costruire il nuovo Livorno. Siamo al 22 di giugno e ancora non esiste un direttore sportivo, un mister, o quantomeno un percorso programmato da cui ripartire.
Non si capisce cosa si intende aspettare. Alla guida della società per il 19esimo anno consecutivo ci sarà ancora Aldo Spinelli, in un modo o nell’altro sarà ancora lui a guidare le danze. Malgrado non sia ben voluto da gran parte della tifoseria, è solo lui che riesce a garantire il futuro del Livorno, sul territorio nessuno si è mai fatto avanti a coadiuvarlo in qualche maniera, così come oltre confine non si registrano interessamenti concreti per acquisire la società, sopratutto in quest’ultimo anno di serie C.
L’entusiasmo di “Sor Aldo” non sarà più quello di qualche anno fa, ma attendere altro tempo a delineare la struttura societaria potrebbe essere davvero deliterio per la società stessa. Tanto più che i nomi che intenderà mettere alla guida societaria sono i suoi uomini di fiducia: Nappi, Doga, Signorelli e Armenia.
Perchè allora tardare a ufficializzare gli incarichi già decisi? Le spiegazioni più plausibili si sintetizzano in due opzioni: o si attende che qualche elemento, in attesa di rinnovo contrattuale, prenda altre strade, così da non scaricarlo direttamente contro la volontà della piazza, oppure Spinelli potrebbe attendere di acquisire qualche giovane calciatore già promesso in prestito da qualche società di A o di B, così da non accettare suggerimenti sugli acquisti dal nuovo mister, che quando verrà investito del suo incarico non potrà fare altro che accettare la rosa messa a disposizione se non vorrà rimanere senza un ruolo.
D’altronde il presidente lo conosciamo bene, le sue mosse sono imprevedibili ma non sprovvedute, se il ritardo nel costriure l’assetto societario sussiste, vogliamo credere che dipenda da una sua strategia, non dal disinteresse verso il Livorno.
Nonostante nelle casse societarie arriveranno 3 milioni dall’Ascoli per la cessione di Favilli, un milione dall’Entella per il riscatto di Moscati, oltre a un bonus dal Crotone per il campionato disputato da Federico Ceccherini, all’orizzonte si profila un mercato di basso profilo e senza nomi di spicco, qualora poi si decidesse di cedere Gasbarro o Gonnelli, Spinelli incasserebbe oltre i 5 milioni di euro, cifra che gli permetterebbe di muoversi sul mercato con disinvoltura e buone prospettive. Ora comunque occorre fare presto a creare una struttura societaria, tra neanche 20 giorni iniziano i ritiri precampionato e il Livorno ancora non ha preso forma.
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