Siamo arrivati ad un punto in cui è il momento di fare il punto su quella che è la situazione amaranto dopo il cambio di allenatore.
COSA VA:
Il Livorno ha cambiato guida tecnica e, nonostante si siano visti pochi progressi in classifica (1 punto in 2 partite) ci sono stati degli indubbi miglioramenti nel gioco, nella disposizione tattica e soprattutto nell’ordine che è stato dato alla squadra con una difesa più attenta ed in grado di fare le cosiddette ‘marcature preventive’, un centrocampo più equilibrato e dinamico grazie anche alla scelta di esterni abili ad integrare il gioco sulle fasce con coperture al centro. Certo manca ancora concretezza in avanti eppure si è visto che avvicinando Diamanti alle punte è possibile sperare nel risveglio sotto porta di queste ultime; tutto sta ad avere e sentire la fiducia dell’allenatore che, sembra, abbia trovato un undici di base senza girandole di cambiamenti che non hanno fatto altro che sconcertare e togliere sicurezze a chi andava di volta in volta in campo.
COSA NON VA:
E’ importante, l’abbiamo appena detto, aver creato un undici di base soprattutto per aumentare la coesione tra i giocatori che più si conoscono nelle giocate e meglio potranno rendere; ciò non vuol dire però che si debba schematizzare tutto ed abbandonare la fantasia, un’arma molto utile per chi è privo di grandi talenti. Ad esempio nella gara contro il Cittadella non avrebbe certo guastato ogni tanto invertire gli esterni, tanto più che Valiani a sinistra ha giocato gran parte dello scorso campionato e Fazzi è in pratica un esterno destro, trovandosi meglio da quella parte dove avrebbe potuto saltare l’uomo e servire cross interessanti con maggior rapidità anticipando la giocata.
Un’altra decisione discutibile, mi perdoni Breda, è stata l’assegnazione della fascia di capitano. Vero che il capitano deve essere un giocatore esperto e sicuramente Dainelli lo è (qualcuno direbbe anche troppo…), ma bisogna anche avere 2 altre importanti qualità: carisma ed avere una posizione in campo vicino alle azioni. Ad esempio nell’azione del clamoroso rigore negato, forse un giocatore che si fosse trovato vicino alla zona dove è avvenuto il fatto avrebbe potuto ‘perorare’ la causa amaranto meglio; se poi quel giocatore è anche il più bravo tecnicamente e colui che ha giocato globalmente più partite in maglia amaranto perché non farlo capitano? Ci riferiamo ovviamente a Diamanti.
Infine qualcosa anche sulla società: è evidente che a Protti non è andato giù l’allontanamento di Lucarelli, il fatto che non vada più in panchina (cosa che invece continuò a fare l’anno scorso anche dopo il primo allontanamento di Sottil con l’arrivo di Foschi) non andrebbe spiegato ai tifosi? E’ questione di sensibilità verso chi segue la squadra e parlando di sensibilità non è certo giustificabile l’aver ignorato la scomparsa di Ennio Succi, nessun minuto di raccoglimento (quando da altre parti lo si chiede ed ottiene anche per la scomparsa di qualche tifoso) e nemmeno il lutto al braccio. Va bene che non ha mai giocato nel Livorno, ma come allenatore e personaggio che ha dato tanto alla causa amaranto, costava tanto ricordarlo un attimo?
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