Come in un giallo classico la ricerca del colpevole dell’attuale situazione del Livorno calcio è ciò che al momento è al centro dell’attenzione di tifosi ed addetti ai lavori. Sgomberiamo subito il campo da possibili equivoci, se c’è chi va subito levato da questo elenco è la società amaranto che ha fatto tutto ciò che poteva, vista la partenza ad handicap in stagione. Come società si intende soprattutto la dirigenza, perché per quello che riguarda il settore tecnico ci sono alcune evidenti incongruenze non risolte. La più grande a nostro modo di vedere riguarda proprio ciò che si riceve come risposta quando si contestano alcune scelte tecniche: l’allenatore li vede tutta la settimana, se ha scelto così ci saranno dei validi motivi. Ebbene il problema è proprio questo: ciò che ha visto l’allenatore in settimana negli allenamenti non combacia con quanto poi visto in partita; nello specifico da molte parti si è contestato l’insistere sulla proposizione del centrocampo a due, dove gli interpreti di turno si sfiancano nelle due fasi per stare dietro ad avversari superiori come numero e “gamba” e più giovani, pur se inferiori tecnicamente. Per fare questo modulo c’è bisogno di attaccanti e tre-quartisti che ritornino ad aiutare, ma se si sceglie una formazione con Vantaggiato e Ferretti all’inizio si sa già che non accadrà. Un’altra contestazione riguarda una critica consueta che riecheggia nelle decadi: i giocatori del Livorno sentono troppo la pressione del pubblico troppo numeroso, troppo festante ecc. che li avrebbe intimiditi, balle che non fanno nemmeno ridere; il problema secondo noi è solo fisico, non mentale. La squadra ha cercato di attaccare e segnare, non c’è riuscita perché gli avversari arrivavano sempre prima sulla palla, prova ne sia l’azione del gol subito, dove il giocatore del Livorno Palmiero ha tentato di intervenire sulla palla in contrasto a centrocampo, senza ‘abbattere’ l’avversario che si è involato verso la porta avversaria indisturbato e senza che nessun centrale facesse la diagonale per contrastarlo. Dunque squadra sbilanciata alla ricerca del vantaggio e punizione subita in contropiede. Questo ci porta però al colpevole nascosto, forse qualcuno sarà sorpreso da quanto scriveremo, ma il bisogno del Livorno di attaccare a testa bassa derivava dalla differenza reti che lo vedeva indietro di un gol rispetto al Tau a causa della farsa di mercoledì in cui il Tau aveva battuto il compiacente Figline con 4 gol di scarto; molti hanno maledetto quel gol del 3 a 1 preso al 94° a Lucca, ma abbiamo detto in altro articolo che se quella gara fosse terminata 3 a 0, Tau-Figline sarebbe allora finita 6 a 1. Il problema è però questo: un sito e numerosi commentatori hanno evidenziato come sul 2-1 ad Altopascio si sia sentito chiaramente dalla tribuna un “Falla Passare” gridato dalla panchina al proprio portiere e difesa. Sappiamo come è andata: gol su punizione con portiere immobile e difesa posizionata male; ebbene, se si è sentito dalla tribuna si può sostenere che arbitro e guardalinee non lo abbiano sentito in campo? E dopo il gol del 4 a 1 realizzato in quel modo era evidente che ce ne sarebbe stato un altro. Perché dare 5 minuti di recupero o meglio perché farli giocare tutti? Un arbitro intelligente (e terzo) che non volesse essere preso in giro avrebbe fischiato la fine qualche secondo dopo il quarto gol. Oltretutto se l’arbitro (come si dice in casi del genere) non può non aver sentito o non essersi reso conto della partita evidentemente aggiustata, perché non l’ha segnalato nel referto facendola così omologare dal giudice? Speriamo che l’inchiesta della Procura Federale faccia luce, altrimenti ci penserà quella della Repubblica. Si dirà che non spettava a lui investigare su quanto stava accadendo, ma è sbagliato: il compito del direttore di gara è di controllare che la gara sia regolare ed egli ha vari strumenti in suo possesso, compreso quello che non vediamo più da anni essere impiegato: richiamare i capitani delle squadre ad un comportamento più corretto, pena l’interruzione della partita. Si sarebbe svegliato qualcuno? Pensiamo di si, dunque non recriminiamo solo su errori tattici della direzione tecnica della squadra o sulla poca ‘garra’ dei quasi quarantenni in campo!
Lascia un commento