Esordio da incubo. No, non si tratta di una classica serie televisiva, bensì della prima partita valida per la Poule promozione dell’Unione Sportiva Livorno. 2-3 sul campo dell’Armando Picchi e sotto la pioggia battente a vincere è il Figline, insieme all’ingenuità della squadra amaranto. Il prezzo per aver condotto un primo tempo anonimo il Livorno lo paga all’inizio della ripresa, quando passa in svantaggio. Poi, il rosso al Benvenuti e l’ingresso di Torromino. L’episodio che serviva ai ragazzi di Angelini è arrivato nel momento giusto. Così, il numero 7 amaranto appena entrato ribalta da solo la partita e serve anche l’assist per il gol del pareggio di Vantaggiato. Poi, lo schiaffo ad un giocatore gialloblù e la seconda espulsione dopo quella di Andrea Luci. Una leggerezza che nasce da chi in campo dovrebbe essere l’esempio per i più giovani. Se il rosso a Luci è discutibile per la scelta arbitrale, quello di Torromino è meritato considerando la gravità del gesto. Adesso il Livorno dovrà fare a meno di due pilastri fondamentali per il gioco nella trasferta di Lucca contro il Tau Altopascio. In più, Torromino rischia diverse giornate di squalifica mettendo in dubbio la sua presenza nelle ultime partite degli spareggi. Il passato però non può essere cambiato. Adesso il Livorno andrà al Porta Elisa per prendersi un solo risultato: la vittoria.
“É andata così – sostiene Giuseppe Angelini nel post partita -. Loro hanno dimostrato di essere una buonissima squadra. Abbiamo fatto tutto da soli”.
Vero. Sul 2-1 il Livorno poteva dare il colpo di grazia alla partita. Invece, sono arrivate le due espulsioni e poi la sconfitta. “L’arbitro è andato nel panico. La voglia di vincere era tanta, i ragazzi lavorano per questo obiettivo da un anno. Ci è mancato l’equilibrio. Tuttavia abbiamo altre tre partite da giocare e niente è compromesso. Abbiamo il dovere di vincere domenica e prenderci la promozione”.
“La pressione era tutta su di noi. Nel primo tempo dovevamo fare meglio. Alla lunga però abbiamo avuto la possibilità di ribaltare il match e ci siamo riusciti. Questo è un fattore positivo. Anche loro non hanno fatto grandi cose. Era una partita equilibrata. I cambi potevano essere determinanti e lo sono stati. Faccio fatica a spiegarvi cosa è successo. So che può capitare, ma una spiegazione non c’è. Torromino ha avuto un momento di scarsa lucidità. Non l’ha fatto volontariamente e succede. È consapevole di aver sbagliato”.
“Come si riparte? Lavorando – continua Angelini -. Mancano tre partite. Comprendo la delusione e la rabbia dei tifosi. Adesso dobbiamo restare lucidi però. Sono il primo che vuole vincere. Sono venuto per questo. Ma se Gelsi a porta vuota avesse fatto gol? Sarebbe stata una partita in salita per loro. Dobbiamo essere più obiettivi. Se il Livorno sbaglia un’occasione è normale, se a sbagliare sono gli avversari è una cosa eccezionale. Così è dura per i ragazzi. C’è da capire perché sul 2-1 non abbiamo avuto la forza di continuare su quel ritmo, dato che in stagione non è la prima volta che capita”.
di Jacopo Morelli
foto Simona Marzi
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