Il momento è arrivato. Adesso tra il Livorno e la promozione in Serie D è presente solamente l’ultimo scalino: la poule promozione. Domenica 24 aprile il Figline arriverà sul campo dell’Ardenza per la prima partita degli spareggi. Il meteo non sarà dei migliori ed anche la pioggia vuole essere protagonista di un palcoscenico che avrà innumerevoli occhi puntati addosso. Sbagliare è vietato, tutto è pronto. “Non è una partita come le altre – sostiene Angelini in conferenza -. Dobbiamo viverla e giocarla con la giusta testa. Servirà equilibrio ed i tifosi ci daranno una grande mano”.
Alla squadra non manca l’esperienza. Molti dei giocatori in rosa hanno già partite pesanti sul curriculum. Per i giovani invece, sarà un battesimo importante. Saranno primi testimoni del primo grande passo nella rinascita amaranto. “I ragazzi sono consapevoli di quello che affronteremo. In settimana ho visto tutti in ottima forma, si sono allenati al massimo. Poi ovviamente è la partita che conta, con tutti i suoi fattori. I ragazzi però ci arriveranno pronti”.
Davanti al Livorno, il Figline. Squadra vincitrice del Girone C con solo due sconfitte in bacheca, proprio come il Livorno. 43 gol segnati e 15 subiti, seconda miglior difesa del proprio girone che ha saputo mettere tra sé e la prima inseguitrice ben 12 punti. Insomma, un avversario da non sottovalutare, soprattutto quando in ballo c’è la Serie D. “Sono organizzati, hanno preso pochi gol. Sarà sicuramente una partita equilibrata. Dovremo essere pronti a tutto, dal punto di vista mentale, fisico e tattico. Anche loro dovranno fare il risultato come noi. Il Figline ha giocatori che hanno fatto categorie superiore, sarà una bella sfida”.
“Sono partite in cui può succedere di tutto. Nel caso la prima partita dovesse andare bene, si aprirebbe un portone. Altrimenti diventa più difficile. Sono quattro partite. Il nostro obiettivo è fare sette punti per avere la matematica dalla nostra parte. Stiamo recuperando chi è stato fuori. In questi match i cambi possono essere determinanti. La qualità della rosa è un asso nella manica. In rosa ci sono tanti giocatori che possono giocare. Sarà importante non far tremare le gambe. Partite con questo peso specifico si preparano da sole”.
Tutto è pronto. Non sarà come la Coppa Uefa, ma ci sarà tempo anche per quella. Adesso il Livorno vuole la Serie D.
di Jacopo Morelli
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