Le ultime vicende societarie amaranto sono talmente tante e complesse che sembra di passare tra ere geologiche diverse e questo ci ha dato lo spunto per qualche riferimento che speriamo possa strappare un sorriso ai dolenti tifosi amaranto. L’argomento di cui vogliamo trattare in questo ambito è la vendita/svendita dei giocatori che suscita ancora parecchie polemiche tra i soci e non solo.
Ovviamente la gestione Spinelli che è durata 21 anni non può che appartenere ad una lontana era, lo SPINELLIANO, che nel suo tardo periodo ha certamente avuto più bassi che alti. Tutti ricordano mirabili colpi come la cessione di Danilevicius al Bologna per poi ricomprarlo ad una frazione di quanto incassato, ma non vogliamo andare troppo indietro, riconoscendo tuttavia una grande abilità a chi dà il nome a quell’era.
L’anno scorso comunque è cambiata la composizione societaria e sono nate le prime polemiche. In quella che possiamo definire l’era NAVARRASSICA si è assistito alla dipartita di 8 giocatori (Raicevic, Boben, Bresciani, Gasbarro, Gonnelli, Bogdan, D’Angelo, Rizzo) chi a titolo gratuito, chi a pagamento allo scopo, come hanno dichiarato sia l’ex presidente Navarra che l’ex DS Cozzella, di alleggerire il bilancio e/o accontentare le richieste dei giocatori stessi; la cosa ha però suscitato il risentimento dell’ex presidente Spinelli che lo ha detto più volte pubblicamente, così come dell’ex DG Mariani il quale pare abbia informato direttamente della cosa il Presidente della Lega Pro Ghirelli, denunciando il depauperamento della rosa a fronte di incassi minimi. Come si può dare torto a chi critica queste operazioni? Lo stesso Navarra, come Cozzella intervenuto in televisione, ha spiegato le operazioni effettuate per rendere ‘sostenibile’ la gestione di una società i cui soci all’epoca non riuscivano/volevano aiutare; peccato però che nel fare ciò si sia indubbiamente indebolita la squadra addirittura regalando giocatori (Bresciani, Gonnelli, Gasbarro, Rizzo, D’Angelo) con gli ultimi 2 che pare siano stati bocciati dall’allenatore Dal Canto (da cui si attende replica e/o spiegazione in merito).
Ma il problema del Livorno non è tanto legato ad una gestione censurabile (che nel caso di Navarra ha prodotti i 5 punti di penalizzazione che affossano la classifica, a proposito gli chiederà mai qualcosa nessuno in merito quando interviene in diretta?) ma nella ripetitività degli errori, da una gestione all’altra. Quando passiamo infatti al CARRANICO vediamo che, nonostante il cambio di Amm. Delegato e di DS si perdono 4 giocatori (Marsura, Porcino, Murilo, Agazzi) svincolati a zero, per non essere riusciti a trovare 60.000 E in tempo. Bastava semplicemente pagare i ‘pezzi pregiati’ e lasciar perdere altri giocatori i cui ingaggi non erano alla portata, come ha chiaramente detto Di Gennaro, dando dell’incompetente a chi ha gestito la cosa.
Passando all’era seguente, l’HELLERIANO, però il vizietto non sparisce: partono lo stesso Di Gennaro per la misera cifra di 100.000 E, capitano amaranto (che addirittura era in estate stato venduto alla Reggiana per soli 20.000 E!) un giocatore che si era ben ambientato e rappresentava certo un capitale per la società, letteralmente regalato all’Alessandria dove sta contribuendo alla risalita in classifica dei piemontesi; poi recentemente è stato dato in prestito Morelli al Sud Tirol, proprio dopo che il giocatore aveva segnato il gol da 3 punti contro l’Albinoleffe. Ma come, si parla della necessità di avere anche numericamente un numero sufficiente di giocatori in rosa e se ne cede uno (livornese) in prestito? Eh, ma era lui che voleva andar via- si replica da parte di qualche mandolinaro imperterrito. Certo, ma una società deve PRIMA pensare alle proprie esigenze e necessità e POI a soddisfare eventuali richieste. E’ ovvio che giocatori pagati in ritardo (se va bene) ed in una situazione di costante emergenza, senza campi di allenamento decenti cerchino soluzioni migliori, sta ad una società seria creare le condizioni per cui i giocatori siano convinti di restare o vogliosi di venire (a mercato aperto).
E mentre le ere geologiche scorrono i risultati ed i modi di agire sono sempre gli stessi del tardo SPINELLIANO, mercato nell’ultima giornata e ricorso agli svincolati, con risultati ampiamente prevedibili. Non ci resta che sperare nel cambio di era: si affaccia all’orizzonte il FAVILLICO, vedremo se avverrà e come si svolgerà, nella speranza sia qualcosa di diverso e migliore delle ere precedenti.
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