Aldo Spinelli, intervenuto la settimana scorsa a Telecentro è stato chiaro non ha parlato di trattative in corso per la cessione della squadra, ma solo di contatti a titolo informativo, niente di concreto. Anche lo stesso Fabio Galante (tra gli interessati) contattato la sera stessa ha confermato ciò. Non c’è alcuna trattativa in essere per il momento, possono stare tranquilli coloro che temono la sparizione del Livorno dal calcio professionistico dopo l’era Spinelli. Pensiero espresso anche dall’attuale presidente della Viterbese Piero Camilli, intervenuto la sera prima dell’incontro Livorno-Viterbese, anch’egli a Telecentro nel corso della trasmissione “Senza sconti”.
L’ex presidente del Grosseto, con l’ego che lo contraddistingue, esordì: “Avete visto la fine del Grosseto senza di me, non è difficile che possiate fare altrettanto senza Spinelli. Tenetevelo stretto il vostro presidente, non si trovano facilmente nel mondo del calcio, personaggi seri e facoltosi come lui. I costi per disputare un campionato di Lega Pro si aggirano sui 6 milioni di euro, dove troverete un’altro imprenditore pronto ad investire cifre del genere su una squadra di Lega Pro. Siamo rimasti in pochi a investire nel calcio e credetemi lo facciamo principalmente per passione, io sono nativo nella provincia di Viterbo e la mia attività ha sede sul territorio laziale, ho preso la squadra dall’eccellenza e l’ho portata in Lega Pro, sono legato alla mia gente e alla mia città, se non fosse così avrei già lasciato il mondo del calcio nel quale si aggirano personaggi senza scrupoli, senza capacità imprenditoriale ed economica, pronti a fallire alle prime diffocoltà”.
Ma è evidente che il ciclo Spinelli fisiologicamente dovrà finire, dopo quasi vent’anni di presidenza e ad un’età che si avvicina agli ottanta, è inevitabile che “Sor Aldo” prima o poi lasci la mano. Ci auspichiamo che la serietà che lo contraddistingue e la passione che lo lega alla società amaranto siano fattori determinanti per cedere la società ad un gruppo di imprenditori che sia in grado di dare continuità al suo lavoro. D’altronde nell’intervento telefonico rilasciato a Telecentro lo ha riferito lui stesso: “Non posso gettare al vento diciott’anni di lavoro e di sacrifici che ho dedicato al Livorno calcio – ha poi aggiunto fuori onda durante la pausa pubblicitaria – Dopo tutti questi anni a Livorno, un faccendiere qualsiasi non potrà mai prendere il mio posto”.
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