Livorno calcistica piange Romano Fogli, ex calciatore (vinse lo scudetto nel 1964 con il Bologna) e allenatore. L’ex centrocampista si è spento ieri all’età di 83 anni, consumato da una malattia che negli ultimi mesi gli aveva tolto energie e il desiderio di andare a vedere i suoi ragazzi al campo di Santa Maria a Monte (Pisa), dove era nato il 21 gennaio 1938 e dove è sempre vissuto. Fogli, appese le scarpette al chiodo dopo una carriera ricca di soddisfazioni arrivando a vestire la maglia della nazionale. Poi divenne allenatore e guidò diverse squadre in Serie C tra cui il Livorno dal 1984 al 1986, dove alla presidenza si alternarono Leo Picchi e Enrico Fernandez Affricano, l’attuale presidente dell’U.S. Livorno 1915.
Stagione 1984-1985
Il nuovo tecnico amaranto è l’ex centrocampista del Bologna e della nazionale Romano Fogli, il presidente è Leo Picchi. Dopo il trionfale cammino della stagione scorsa, con la risalita in Serie C1, Renzo Melani è approdato ad allenare il Mantova. Molti i volti nuovi per affrontare il girone A della categoria superiore, tra questi volti, arrivato dal Prato il centravanti pugliese Cesare Vitale autore di 12 reti, 2 in Coppa Italia e 10 in campionato.
Stagione 1985-1986
Al vertice del Livorno c’è un nuovo presidente Enrico Fernandez, espressione di un gruppo lombardo guidato dalla coppia Luigi Bergamini e Beppe Galassi. Sulla panchina livornese è stato confermato Romano Fogli, in sella per le prime sedici giornate, di fatto dall’ultima giornata di andata, ha ceduto il ruolo ad Armando Onesti. Si inizia vincendo il girone di qualificazione della Coppa Italia, in campionato partenza con sei pareggi di fila, alla settima giornata arriva la prima vittoria (2-1) al Sorrento, con la prima rete di Igor Protti un diciannovenne preso dal Rimini, che nei successivi campionati, avrebbe marchiato a fuoco la storia del Livorno. Altro esordiente di questa stagione amaranto, è il giovane talento livornese Massimiliano Allegri. Alla fine i punti raccolti sono stati solo trenta, con il quart’ultimo posto in classifica, che ha voluto dire retrocessione in Serie C2, ma la salvezza è stata ottenuta grazie al 16º posto e ad un ripescaggio, in seguito agli illeciti commessi, e al successivo declassamento dalla Cavese che si è piazzata quinta nel torneo.
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