Parlare di Trestina-Livorno non è sicuramente facile. Ma non perché manchino le parole da dire ma visto che in questi giorni, è stato detto tanto, dire altro sembra quasi superfluo. Questa è una storia che parte da lontano, da inizio campionato, perché ormai pare chiaro che c’è un problema interno da risolvere. Lungi da noi capire le dinamiche che si creano all’interno di un gruppo quando non si fa parte di esso in maniera attiva, ma allo stesso tempo è parso ovvio a tutti che qualcosa non andasse quando il Mister Vincenzo Esposito ha dichiarato che né Torromino né Vantaggiato avrebbero fatto parte della gara disputata domenica a Città di Castello.
Su Daniele purtroppo ho avuto l’impressione fossimo ai saluti già durante la gara giocata in casa contro l’Ostia Mare; la sua uscita dal campo in occasione della tripla sostituzione che ci ha poi condotto alla vittoria, non lasciava presagire nulla di buono. Ma per quanto riguarda Torromino la storia cambia. Visto l’andamento delle ultime partite, ci era sembrato che il Livorno non potesse fare a meno del nostro numero 7; insieme a Luci e Fancelli, era forse l’unico che stava dando una certa continuità al suo reparto e visto che è proprio in attacco che riscontriamo problemi sin dall’inizio, la storia si fa seria. Parliamo di un giocatore che per quanto abbia preso parte al campionato in maniera attiva solo successivamente e che probabilmente avrebbe potuto avere all’attivo più goal se la palla avesse trovato la giusta traiettoria (penso alla gara con il Tau) ha dalla sua un cinismo da cui sarebbe importante ripartire.
E’ vero, contano i numeri (soprattutto per un attaccante), ma è altrettanto vero che le occasioni sbagliate sono comunque frutto di tentativi messi a segno e che nel reparto offensivo posso solo ritrovare in lui, Lo Faso (minato purtroppo da problemi fisici che non gli permettono di mantenere una certa continuità) e in Matteo Frati. Altro punto dolente. Capocannoniere della squadra. A noi poveri profani qualcuno deve spiegare perché ho come l’impressione che non sia fra gli uomini di fiducia del reparto attacco. I numeri parlano, e quando è stato impiegato il suo dovere lo ha sempre fatto. Per un periodo era scomparso dai radar, poi lo abbiamo rivisto ma faccio fatica a pensare come un giocatore possa acquisire fiducia nei suoi mezzi se non viene impiegato con una certa continuità.
Ribatto sul fatto che il non avere un 11 base sia una mancanza non da poco per una squadra. La maggior parte dei tifosi sembrano rassegnati alla continuazione di questo oblio perché i punti dalla vetta cominciano a essere tanti e se il tuo scopo è tentare la promozione, la partita con il Trestina non doveva sicuramente terminare in parità. Il mercato è iniziato e ovviamente i primi due innesti sono stati per il reparto offensivo, l’ultimo dei quali, Faissal El Bakhtaoui, porta in dote un secondo posto fra i capocannonieri del girone F da cui arriva. Credo che ci sia bisogno anche di dare sostanza al centrocampo, non credo Luci possa portare sulla spalle il peso di un intero reparto. E credo, infine, che l’atteggiamento poco vincente visto ultimamente non possa portare a nulla di buono. Gambe, corsa, continuità, cinismo e mentalità vincente. Cinque ingredienti fondamentali per una squadra che ci deve almeno provare. Se ci vuole almeno provare.
Agnese Gaglio
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