Tre Club si mobilitano, chiamano a raccolta la tifoseria e al contempo elogiano il carattere della squadra spronandola a fare ancora di più nei restanti 180 minuti.. Magnozzi, Campanile e Porto dunque uniscono le forze perché sabato il Livorno gioca la carta più importante in chiave promozione serie B.
Enrico Fernandez (Magnozzi) – tra l’altro ex presidente amaranto nonché dirigente per lunghi anni – ha ritrovato entusiasmo. “A Olbia contro l’Arzachena è stato fatto un capolavoro – dice – e adesso non resta che completare l’opera. E i prossimi 90’ saranno decisivi perché conosciamo bene il valore degli apuani, dunque mi aspetto uno stadio uguale a quello col derby contro il Pisa…”.
Gli fa eco Nedo Di Batte (Campanile) presente al Nespoli: “Sugli spalti e in campo dovrà essere, sportivamente parlando, una bolgia. Noi ci giochiamo tutto, la Carrarese di Baldini ormai è certa dei playoff ampiamente assicurati. Tuttavia ricordo ancora la sensibilità che ebbe la società apuana con quelle bandierine di solidarietà con i nostri morti per l’alluvione che tengo ancora in mostra sull’ingresso del supermercato Sigma , un grande gesto che non dovrà mai essere dimenticato”.
Ultimo ma non ultimo l’ex amaranto Corrado Nastasio ( Porto) che ormai si è quasi ripreso da un intervento chirurgico che gli ha impedito di andare in Sardegna, la “sua” terra, avendo giocato nel grande Cagliari di Gigi Riva. “A Olbia la squadra ha saputo reagire e significa che ha carattere e determinazione – spiega Corrado -. Ora si tratta di superare un altro ostacolo e servirà la stessa determinazione mostra col Pisa, ben sapendo che la Carrarese ha personalità, un gioco e tanto fiato”.
I presidenti dei tre Club concludono: “Sarà la partita della svolta, la tifoseria è stata sempre presente e impeccabile e questa volta tutti noi dovremo dare qualcosa in più come i nostri ragazzi in campo”.
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