Terminerà nel porto di Piombino l’avventura delle persone imbarcate sulla Costa Diadema, nave battente bandiera italiana con a bordo circa 1300 membri di equipaggio, di cui 350 italiani.
A bordo vi sono dei casi riconducibili a sintomi di CODIV19 e questo ha fatto si che la nave venisse rifiutata da molti scali.
Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, Stefano Corsini ha dichiarato: “Per noi è una priorità assoluta, il porto di Piombino è pronto ad accogliere la Costa Diadema, con la partecipazione solidale di tutte le istituzioni. Operiamo, sempre in contatto con il Ministro, in coordinamento con il Prefetto, il Sindaco, la Regione Toscana, la Protezione civile, la Capitaneria di Porto di Piombino e le altre Amministrazioni competenti, per far attraccare la nave e gestire lo sbarco dei membri dell’equipaggio in tutta sicurezza, minimizzando le interazioni con il tessuto cittadino. Affronteremo l’impegno con il consueto senso del dovere e la consapevolezza del momento particolare che sta vivendo il Paese. E nel frattempo faremo la nostra parte continuando a garantire l’operatività dei porti del sistema e il funzionamento della relativa catena logistica che, insieme quelle degli agli altri porti italiani, assicura la sopravvivenza della popolazione dal punto di vista sanitario e alimentare”.
Sulla vicenda è giunta anche una nota di F.lli D’Italia: “Sono dovuti intervenire il Ministro dei Trasporti ed il Presidente di Fratelli d’Italia l’on. Giorgia Meloni per mettere fine alla lunga attesa in cerca di un attracco per la nave Costa Diadema, nave battente bandiera italiana con a bordo circa 1300 membri di equipaggio, di cui 350 italiani. Fratelli d’Italia è, e sarà sempre pronta ad aiutare i propri connazionali e le imprese italiane, in tutti i modi possibili ed oggi lo ha, ancora una volta, dimostrato. Infatti, a Piombino il nostro Sindaco Franscesco Ferrari, ha immediatamente risposto all’appello di Giorgia Meloni, dando la
disponibilità di attraccare alla nave Costa Diadema ed attivando la macchina organizzativa e di
coordinamento tra ammiinstrazione comunale, forze dell’ordine e sanitari.
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