Oltre mille senegalesi sono venuti in città da tutta Italia a bordo di pullman e macchine a pregare al PalaModì. Si sono riuniti questo mercoledi per festeggiare un santo senegalese: 24 ore di musiche, parole, canti musulmani, ma anche di cucina, bancarelle con oggetti tipici del Senegal e libri; sul parquet del “Cupolone” decine e decine di tappeti stesi in ogni angolo, e testi del corano su di essi.
«E’ stata scelta questa città, per la sua storia di accoglienza e perchè a Livorno c’è una comunità senegalese ben strutturata e organizzata», spiega Diop.
L’affitto del palasport e l’organizzazione dell’evento sono stati resi possibili grazie al contributo della Coop sezione soci.
Livorno tornerà città santa del Senegal italiano il 4 giugno, con la tradizionale festa del ringraziamento al PalaMacchia.
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