Il mach Livorno Perugia terminato in pareggio, in pratica sancisce la retrocessione del Livorno in Lega Pro. Al termine della gara Cristiano Lucarelli presente al “Picchi” accanto a Igor Protti e Davide Balleri, è rimasto basito per oltre venti minuti, immobile sugli spalti vuoti della tribuna. Negli occhi dietro gli occhiali scuri scorrevano le immagini del suo Livorno: le gare di coppa Uefa, e del campionato di massima serie contro il Milan, Juventus, Fiorentina, battaglie sportive affrontate agonisticamente con la determinazione spiccata di giocatori che avevano lottato a lungo nei campi provinciali della allora serie C.
Tanto sacrificio vanificato da una stagione “storta” in ogni senso. “Ho ricevuto diverse telefonate da ex compagni di squadra del mio Livorno – racconta a Telecentro (TC2 canale 94 del digitale) – tutti con la stessa amarezza e rimpianto dei risultati che eravamo riusciti a costruire con duro lavoro, determinazione e appartenenza alla maglia amaranto. Condizioni, putroppo che oggi sono venute a mancare per una serie di motivi, dei quali occorrerebbe troppo tempo per parlarne. Rimane il fatto che l’anno prossimo participeremo alla Lega Pro, un duro campionato, dove in ogni campo per le squadre avversarie sarà la partita “della vita” giocare contro il Livorno”. Su Spinelli: “Non tutte le colpe sono sue, tutti siamo responsabili di questa retrocessione”.
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