“Pare incredibile – si legge in una nota a firma Gruppo consiliare M5S – ma dopo la bocciatura alla nostra mozione contro le infiltrazioni della ‘ndrangheta in Porto, avvenuta nel giugno scorso, abbiamo assistito in consiglio comunale ad un’altra discussione, incredibile quanto preoccupante, su questo stesso tema.
Ci siamo presi qualche giorno di tempo infatti per riprenderci dallo shock e per riflettere su quanto accaduto lunedì scorso in consiglio, dove la maggioranza si è spaccata su un nuovo e aggiornato atto proposto dal Movimento 5 Stelle sui traffici di cocaina in Porto e la lotta alla ‘ndrangheta.
Il consigliere Marco Talini, capogruppo della lista civica di maggioranza “Futuro!” ha votato contro, mentre PD e Casa Livorno hanno votato a favore, così come tutte le opposizioni, da Potere al Popolo fino a Fratelli d’Italia.
Dopo una discussione veramente surreale, il capogruppo del PD Paolo Fenzi ha chiesto alcune modifiche non sostanziali alla nostra mozione, che noi abbiamo accettato.
Per farvi capire di che cosa parliamo esattamente, nel testo modificato dalla maggioranza senza ‘Futuro!’ si chiedeva al sindaco e alla giunta di:
– tenere alta l’attenzione sul tema del traffico di cocaina in porto e sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta all’interno di esso attraverso una costante e continua interlocuzione con il Prefetto e l’Autorità di Sistema Portuale nelle sedi istituzionali, inclusi i Comitati provinciali per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica;
– riferire in Consiglio comunale gli esiti delle suddette interlocuzioni;
– sottoporre all’Autorità di Sistema Portuale e alla Prefettura le proposte della Fondazione Caponnetto e la sottoscrizione di un nuovo Protocollo di legalità in Porto, che sia aggiornato alla situazione odierna.
Si chiedeva infine alla Presidente della terza commissione di invitare dei rappresentanti della Fondazione Caponnetto, dell’Associazione Libera e di eventuali altre realtà che si occupano da sempre di lotta alle mafie, assieme ai vertici dell’Autorità di Sistema Portuale, al fine di analizzare la situazione del nostro territorio in merito alle infiltrazioni della ‘ndrangheta e di altre organizzazioni mafiose, per individuare eventuali proposte per la prevenzione ed il contrasto di questi fenomeni criminosi nel nostro territorio, inclusi eventuali progetti specifici da poter proporre nelle scuole cittadine.
Marco Talini ha giudicato questo atto non degno di essere votato perché esprimersi a favore sarebbe stato un segno di ‘debolezza’, come ammettere che esista davvero un problema simile nella nostra città. Lo stesso Talini ha dichiarato che non è così, perché Livorno è una città ‘di sinistra’, nella quale non sono concepite le prevaricazioni..neanche quelle mafiose. Inoltre ha definito più volte la nostra mozione ‘demagogica’ e solo ‘simbolica’ ritenendo inutile, se non forse addirittura dannoso, votare atti del genere.
Lasciamo ai cittadini giudicare quanto accaduto, ma chiediamo con forza agli assessori Raspanti e Cepparello, (appartenenti alla stessa lista civica del consigliere Talini) di prendere le dovute distanze da quanto affermato dal consigliere appartenente alla loro formazione politica.
A chi vorrebbe che il consiglio comunale non si esprimesse su questi argomenti e che non si scrivessero atti ‘demagogici’ contro le mafie, rispondiamo con le parole di Peppino Impastato: ‘La mafia uccide, il silenzio pure’. La nostra città – conclude il comunicato – non merita il silenzio delle istituzioni e di chi le governa“.
Lascia un commento