E così ancora una volta, nel Consiglio comunale di ieri, è stato fatto perdere tempo prezioso alla città. Stavolta la nauseabonda distrazione consiliare di massa origina da un post sessista, rivolto all’Assessora Viviani e scritto da un noto esponente della Lega cittadina, che rammentiamo anche per i suoi post contro alcuni Assessori dell’allora Giunta 5 Stelle.
Indimenticabili le “perturbanti” parole che l’ingegnoso ingegnere Borrelli, esponente della Lega a sua insaputa, visto che oggi dice di scrivere a titolo personale, rivolse a suo tempo a Francesco Belais e Alessandro Aurigi.
Di Belais, l’attuale esponente della Lega a sua insaputa, invece di esprimersi sui suoi progetti culturali, segnalava un problema di vestiario e lo attaccava per il fatto di coprirsi spesso il collo con delle “colorate sciarpine”.
Rispetto ad Aurigi l’ingegnoso ingegnere della Lega riteneva opportuno etichettarlo come “troppo bello” per non cimentarsi con il gentil sesso. In sintesi, Aurigi datti al sesso perché le donne sbavano sul tuo bel faccino e così fai meno danni in città a fare l’assessore. Evidentemente già a quel tempo era chiaro che cosa Borrelli pensasse delle donne: insomma i presupposti, anzi, i prodromi (altrimenti Borrelli non ci degna della sua attenzione) c’erano tutti.
Peccato quindi che, a fronte di critiche politiche talvolta appropriate nel contenuto, il responsabile per l’urbanistica della Lega cittadina, almeno così credevamo, si perda talvolta in attacchi rabbiosi indirizzati alla sfera personale e a questioni non inerenti al ruolo dei personaggi che contesta.
E’ certo che così facendo squalifica il suo messaggio politico e quindi il suo stesso partito, se ancora ce ne fosse bisogno.
Ma evidentemente nulla avviene a caso perfino nella Lega, che infatti votò contro una mozione sulla comunicazione non ostile a prima firma Sorgente e Nasca.
Quanto al tema politico sollevato da Borrelli, non siamo sorpresi di leggere sulla stampa dei costi faraonici del concorso di progettazione per la Via Grande, di cui del resto, da due anni e mezzo l’Assessora Viviani parla senza che niente sia stato messo a terra. Così come non ci sorprende che non si veda la luce in fondo al tunnel e che non si sappiano ancora i tempi per la riqualificazione della via Grande, che nel frattempo giace sempre più triste e sporca, facendoci vergognare di fronte a turisti stranieri e non. Un degrado senza precedenti che ha dei responsabili politici ben precisi che vanno attaccati per la loro grave inerzia, non certo in quanto donne. Ci si dovrebbe accorgere che il milione e 150 mila euro stanziato in bilancio per il primo lotto di Via Grande è lì perché qualcuno (il bello e tanto vituperato Aurigi) lo ha individuato e inserito negli strumenti di programmazione, per finanziare un intervento che non è neanche stato iniziato.
Pertanto questo milione e 150 mila si trascina stancamente da un esercizio finanziario all’altro senza essere speso e, dopo tanti proclami, ecco che si spenderà oltre mezzo milione solo per la progettazione (quindi quasi metà delle risorse stanziate). Non ci sorprende, ma ci allarma. Ricordiamo poi che Aurigi, è giusto che Borrelli lo sappia, oltre che bello era anche intelligente ed economo e fece progettare la riqualificazione dei portici dai tecnici comunali, a costo zero (0). Aurigi, l’ideale di donna per Borrelli, bello, intelligente e pure economo.
Ma questo è solo l’inizio, perché quando scopriremo quanto verrà a costare veramente il progetto completo di riqualificazione dei portici (quello che dovrà essere messo davvero a gara) in molti non ci vedranno più, come dice sia successo a Borrelli. E speriamo che tutti quelli che si sdegneranno abbiano il buon gusto di evitare di offendere a livello personale.
La prossima volta Borrelli faccia meno il Mughini dei poveri e stia sui contenuti.
La nostra solidarietà all’Assessora Viviani.
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