I primi colpi di mercato messi a segno dal D.s Mauro Facci sono Luca Mazzoni e Roberto Breda: gli accordi con l’estremo difensore e il tecnico veneto dovrebbero concretizzarsi nei primi giorni della settimana prossima. L’ingaggio proposto da Facci a Mazzoni non è tra i più allettanti, ma il numero 1 labronico intende rimanere nel Livorno, per cui l’accordo dovrebbe giungere in dirittura d’arrivo a breve. L’operazione che dovrebbe portare alla firma di mister Breda invece risulta più complessa ma tuttavia fattibile. Il tecnico ex Entella è molto apprezzato sia da Nicola Pecini (uomo di fiducia di Spinelli, e possibile socio del Livorno) che da Mauro Facci (amico ed ex compagno di squadra); le condizioni economiche messe sul piatto dalla società sono al di sotto delle pretese del tecnico veneto, visto anche i trascorsi da poco conclusi in cadetteria, ma Breda sarebbe allettato dal progetto che gli è stato proposto da Facci, compresi alcuni calciatori che sono nel mirino della società amaranto. Fra i nomi che circolano c’è anche quello del centravanti Nicola Ferrari (34 anni), nella stagione scorsa in forza al Venezia con cui ha da poco conquistato la serie B (10 gol tra coppa a campionato). Ferrari, però, nel 2016 condannò il Livorno alla retrocessione in Lega Pro. L’attaccante, al tempo alla Virtus Lanciano, nella gara decisiva per la salvezza contro il Livorno (al “Picchi”), ingannò l’arbitro Nasca nell’assegnare il calcio di rigore al Lanciano, improvvisando una caduta in area, tra l’altro dopo un’azione di gioco partita in offside. Oltre al penalty la simulazione di Ferrari portò all’espulsione del portiere amaranto Ricci, accusato ingiustamente di aver scalciato Ferrari. Fu lo stesso attaccante ad accorciare le distanze per gli abruzzesi dagli undici metri. Il Livorno fino a quel momento era in vantaggio 2-0. Quel rigore riaprì la partita che terminò 2-2, con Pinsoglio in porta (al posto dell’espulso Ricci), che combinò il disastro nel finale di gara.
Ma tornando alla scelta di Breda, pesano a favore del si anche gli uomini che lavoreranno a suo fianco, personaggi che ben conosce e stima particolarmente, oltre a Facci e Pecini, Breda sarebbe orgoglioso di lavorare anche con Igor Protti, figura che stima sia come uomo che come dirigente.
Tra l’altro è consapevole che una stagione da protagonista in una squadra blasonata come il Livorno, lo lancerebbe nell’olimpo degli allenatori di successo: su questo aspetto Facci gli ha ricordato gli esordi sulla panchina amaranto di Mazzarri, Donadoni e Nicola. C’è comunque da dire che il tecnico veneto circa una settimana fa si apprestava a prendere in considerazione una proposta di una società del nord Italia, sembrava quasi fatta, poi è arrivata la telefonata di Mauro Facci che lo ha fatto desistere ad accettare da subito la nuova avventura. In settimana comunque Breda ha già annunciato che farà sapere quale sarà il suo futuro, quello in amaranto sembra il più probabile.
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