I movimenti del Livorno calcio in questo mercato appena concluso lasciano perplessi i tifosi soprattutto per alcune operazioni. Se effettivamente si è venuta a creare una situazione di difficoltà per quanto riguarda gli acquisti, dovuta alla fideiussione da 1 milione di euro ancora non presentata, la situazione cessioni poteva essere gestita meglio.
La difesa l’unico reparto in cui il Livorno era garantito da elementi affidabili per la categoria, con le cessioni di Gasbarro, Boben e Gonnelli, è stata smantellata, anche Coppola e Bresciani hanno rescisso il contratto. Di difensori centrali per il momento in rosa c’è soltanto Di Gennaro e Marie Sainte oltre al giovane Andrea Maestrelli appena acquistato dall’Arezzo, con poca esperienza tra i professionisti.
Tra i pali si attendeva un portiere di esperienza per la categoria invece è arrivato Richard Marcone non confermato dalla Ternana, l’anno scorso una sola presenza con la maglia delle fere. Andrà ad affiancarsi ai giovani Romboli e Neri cresciuti nel vivaio amaranto, rispettivamente 21 e 17 anni.
Il centrocampo e le corsie esterne numericamente sono reparti coperti: in mezzo al campo la garanzia è Davide Agazzi uno che la terza serie sta parecchio stretta, le fasce sono coperte da Porcino, Parisi, Fremura Morelli e il nuovo acquisto Andrea Gemignani (non confermato dalla Sambenedettese).
Non ci sono novità di rilievo per quanto riguarda il reparto avanzato, stessi elementi dell’ultima parte della stagione scorsa: Murillo, Mazzeo, Braken, Pallecchi, ai quali si è aggiunto Canessa in rientro da prestito. Reparto che si conferma sterile anche in questa fase iniziale di stagione.
Alla luce della rosa attuale a disposizione di mister Dal Canto, le prime considerazioni che vengono da fare sono tangibili: se l’anno scorso il Livorno è stato penalizzato per l’assenza di un portiere ed un attaccante di categoria (non pervenuti in questa sessione di mercato), quest’anno il timore è che anche la difesa, con il solo Di Gennaro elemento di esperienza, sia anch’esso un reparto deficitario.
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