Via al restauro delle Micheli, una delle scuole più antiche di Livorno. La Giunta comunale nella seduta del 9 giugno scorso (delibera G.C. 353) ha infatti approvato il progetto definitivo per il consolidamento strutturale della storico edificio di piazza XI maggio, per una spesa di 500 mila euro, cifra che rappresenta il primo lotto degli 800 mila previsti, con un secondo intervento da 300 mila da impegnare nel bilancio 2018.
Il progetto, in questa prima fase, prevede gli interventi per il risanamento delle coperture e delle facciate in modo da conferire all’edificio sia la sicurezza di tenuta agli agenti atmosferici, sia la originaria configurazione stilistica architettonica.
Quello della scuola Micheli, inaugurato nel 1889, è infatti il primo edificio realizzato dal Comune di Livorno adibito esclusivamente all’uso scolastico per dare ai bambini livornesi un luogo idoneo in cui imparare a leggere e a scrivere, e raccogliere gli alunni sparsi nei vari edifici privati.
Grande soddisfazione per l’approvazione del progetto definitivo è stata espressa dalla vicesindaco Stella Sorgente:“Vogliamo restituire alla scuola e alla città tutta una struttura storica dal grande valore architettonico, assicurandone anche la massima sicurezza. Il recupero dell’edificio rappresenta infatti un importante investimento nella cultura – dichiara lavicesindaco – non solo perchè punta ad assicurare uno spazio adeguato e sicuro di lavoro a bambini e insegnanti, ma anche per il suo grande valore artistico e architettonico. Sul fronte della manutenzione degli edifici scolastici – aggiunge Sorgente – la volontà dell’Amministrazione comunale è chiara nel portare avanti con determinazione un importante piano di interventi di sicurezza e di manutenzione ordinaria e straordinaria nelle scuole. Con le risorse a disposizione stiamo dando risposte alle molte richieste che arrivano ogni giorno dai dirigenti scolastici, che ringraziamo per la collaborazione e il senso di responsabilità che dimostrano insieme anche alle famiglie, e con le quali intendiamo continuare a lavorare nella reciproca fiducia e trasparenza. Giovedì scorso abbiamo illustrato a famiglie, dirigente e insegnati le varie fasi del progetto e le sue tempistiche – sottolinea infine la vicesindaco – L’intervento interesserà l’avvio del prossimo anno scolastico, dunque ci vorrà ancora un po’ di pazienza da parte di tutti in modo da trovare soluzioni gestionali che consentano il proseguimento dei lavori nel rispetto dello svolgimento delle attività scolastiche. Sono previsti a breve nuovi incontri tecnici proprio allo scopo di organizzarsi per affrontare questa fase”.
L’edificio delle Micheli risente oggi del passare del tempo e tradisce uno stato di degrado notevole sia nelle facciate, con intonaci cadenti e rigonfiamenti, che sulla copertura.
In particolare, mancano in parte cornici, marcapiani e bozzati l’aggetto di gronda presenta distacchi di intonaco dal supporto, mentre le falde di tetto non assicurano più la necessaria tenuta agli agenti atmosferici, causando infiltrazioni nei locali sottostanti.
Già nel febbraio scorso l’Amministrazione aveva disposto dei lavori di risanamento all’interno di alcuni ambienti della scuola interessati da crepe che erano stati immediatamente chiusi a scopo precauzionale e riaperti a tempo di record grazie all’immediato intervento dei tecnici comunali, consentendo il regolare svolgimento delle attività didattiche.
Il primo lotto di interventi riguarderà ora parte della facciata principale, sul lato prospiciente la via Palestro, parte della facciata sud e le falde di tetto corrispondenti. Gli interventi punteranno a conservare le caratteristiche architettoniche dell’edificio, riportando in luce ciò che il tempo e gli agenti esterni hanno poco per volta modificato.
Nel dettaglio, per le facciate i lavori consisteranno in:
– Rimozione dell’ intonaco esterno distaccato dal corpo murario ed ormai in fase di cedimento ;
– realizzazione di nuovi intonaci a base di calce idraulica naturale NHL, inerti silicei e calcarei selezionati e pozzolana naturale mediante sbruffatura a basso spessore, arricciatura, stabilitura a
frattazzo e finitura a velo tirato a frattazzo di legno;
– ricostruzione e/o consolidamento dei marcapiani, delle cornici, del bozzato e di tutti le decorazioni di facciata;
– rifacimento completo dell’aggetto di gronda mediante rimozione dell’intonaco, della rete metallica di supporto e della guaina superiore; controllo inghisaggio dei ferri portanti sagomati e trattamento con ciclo passivante; ricomposizione della struttura portante con integrazione dei ferri correnti e posa in opera di rete in acciaio nervata, stirata e zincata piegata e curvata adattandola alla geometria dell’aggetto; stesura di malta a base di calce in strati successivi fino a il profilo architettonico esistente;
– tinteggiatura delle facciate interessate con pittura traspirante a base di calce idraulica additivata con ossidi minerali naturali colorati, con mano finale eseguita a tampone per dare l’effetto velatura e ridare il cromatismo originale.
La copertura sarà interessata invece dai seguenti lavori:
– smontaggio del manto e dello scempiato esistente;
– rifacimento dello scempiato con doppio tavolato in pannelli osb;
– fornitura e posa di telo traspirante impermeabile;
– posa del nuovo manto con tegole tipo portoghesi;
– sostituzione di gronde, pluviali, mantelline e scossaline in rame.
Si attende ora il parere definitivo della Sovrintendenza per poter approvare il progetto esecutivo, quindi procedere con la gara d’appalto e l’avvio dei lavori. Nel frattempo, grazie alla collaborazione con l’Università di Pisa, sono in corso indagini strutturali per la valutazione degli interventi di miglioramento, anche ai fini dell’antisismica.
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