Sono disponibili i dati analitici sui campioni di acqua effettuati da parte dei tecnici ARPAT nella serata di martedì 29 agosto in relazione alla moria di pesci verificatasi alla foce del Fosso bianco a Rosignano (LI). Nei campioni analizzati è stato ricercato il parametro ammoniaca, considerata la problematica verificatasi nella prima parte della stessa giornata nell’impianto Solvay. I referti analitici dei campioni di acqua di mare prelevati in prossimità della battigia mostrano una presenza di ammoniaca con concentrazioni superiori a quelle riscontrate durante i monitoraggi marino costieri routinari effettuati al largo con il battello Poseidon di ARPAT. I valori rilevati mostrano una andamento decrescente delle concentrazioni di ammoniaca allontanandosi dallo scarico Solvay. Acque marine intorno scarico Solvay Punto di prelievo (rispetto allo scarico Solvay) Azoto ammoniacale (come NH4, mg/L) 100 m nord 0,48 200 m nord 0,21 300 m nord 0,11 100 m sud 1,34 200 m sud 0,59 400 m sud 0,67 Valori limite (mg/L) Non è previsto un valore limite per le acque marine Scarico in acque superficiali (come NH4) 15 Scarico in rete fognaria (come NH4) 30 Valore guida acque potabili (NH3) 0,05 Concentrazione massima ammissibile acque potabili (NH3) 0,5 I risultati sono stati inviati al Comune di Rosignano Solvay ed alla Azienda Sanitaria Locale per le opportune valutazioni di competenza. I pesci prelevati martedì 29 agosto, sono attualmente presso la sede di Pisa dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale per il Lazio e Toscana, per accertarne le cause della morte. Ulteriori campionamenti saranno realizzati da ARPAT per seguire l’evoluzione del fenomeno. Gli accertamenti da parte dei tecnici ARPAT presso lo stabilimento Solvay, iniziati martedì e continuati ieri, sono ancora in corso.
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