Il comitato No Cubone aveva diffidato sui social alcuni dipendenti pubblici con tanto di nomi e cognomi. A distanza di giorni arriva la risposta dell’RSU del Comune di Livorno >>>> La rappresentanza unitaria sindacale del Comune di Livorno in merito alla diffida, diramata lo scorso 15 novembre dal comitato No Cubone, nei confronti del sindaco, della giunta, dei tecnici firmatari del progetto e dei consiglieri favorevoli alla realizzazione dell’impianto sportivo, ha così replicato:
“Nei giorni scorsi sulla pagina social di un Comitato cittadino, costituito per contrastare una scelta politica dell’Amministrazione, abbiamo letto, con stupore e preoccupazione, una diffida nel quale accanto ai nomi dei politici di Giunta e consiglio era pubblicato un elenco di nomi e cognomi di lavoratori e lavoratrici comunali, a loro dire corresponsabili della volontà politica della Giunta comunale su quella specifica vicenda cittadina.
Non vogliamo assolutamente entrare nel merito della questione: siamo convinti sostenitori della partecipazione di ognuno alla vita sociale e politica della città, ma ci dispiace che in una contesa il cui contenuto politico non li riguarda vengano esposti dei lavoratori e delle lavoratrici comunali per il semplice fatto di fare il proprio lavoro.
Le scelte politiche della Giunta comunale, liberamente e democraticamente eletta, passano, nel loro concretizzarsi, dal lavoro dei colleghi e delle colleghe dei settori via via coinvolti.
I cittadini, sia come singoli che riuniti in comitati, hanno tutto il diritto di manifestare apertamente il proprio dissenso verso le scelte politiche dell’Amministrazione ma non hanno il diritto di strumentalizzare e esporre pubblicamente chi, facendo solo il proprio lavoro, è chiamato a mettere in pratica quelle scelte.
Siamo solidali con i lavoratori e le lavoratrici ingiustamente esposti sui social contro la loro volontà e invitiamo il Comitato in questione a rivedere la propria posizione e, quindi, a oscurare i nomi dei colleghi e delle colleghe dal documento pubblicato. Saremo accanto ai colleghi e alle colleghe coinvolte in tutte le azioni che vorranno opporre a questo ingiusto trattamento”.
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