“La sentenza del Tar della Toscana non mette a rischio il concordato preventivo in continuità di Aamps: i creditori continueranno ad essere pagati regolarmente e il percorso di risanamento dell’azienda procederà senza sosta”. Così si è espresso il primo cittadino sul profilo facebook.
“Ciò che il Tar per ora ha fatto – continua Nogarin – invece, è decretare la morte dell’autonomia dei Comuni per quanto riguarda la gestione del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti. Gli Enti locali dovranno sottostare alle direttive imposte dalla Regione e dall’Ato. E poco importa se queste direttive determineranno per i cittadini livornesi tariffe più alte, necessarie a garantire il “giusto profitto” al socio privato di Reti Ambiente.
Uno scenario che a me, da cittadino e da primo cittadino di Livorno, continua a non piacere”.
Sulla posizione che adotterà il Comune a seguito della sentenza, il sindaco si pronuncia così: “E’ presto per dire come si comporterà l’amministrazione dopo la sentenza del Tar. Questo è il momento di studiarla a fondo e comprenderne le implicazioni sul medio e lungo periodo. Dopodiché decideremo come muoverci”.
“Non mi sorprende per nulla invece la reazione estasiata di autorevoli esponenti del Pd livornese e regionale – Nogarin si riferisce alle dichiarazioni di Lorenzo Bacci segretario del Pd comunale e di Federica Fratoni assessore regionale all’ambiente (vedi articoli in cronaca). Finalmente – continua il sindaco – hanno gettato la maschera: il loro unico obiettivo è privatizzare le aziende di raccolta e smaltimento rifiuti. Con buona pace degli interessi dei cittadini. E’ qui sta tutta la differenza tra noi e loro”.
Secca la replica di Lorenzo Bacci: “Siamo costretti a ribattere, anche stavolta, al comunicato su Facebook del primo cittadino di Livorno, intriso di sterile propaganda e demagogia.
La novella, buona solo per chi si limita alla tifoseria partitica (del resto è questo il crinale sul quale il Sindaco Nogarin ha condotto la città di Livorno in questi anni), è quella del PD che gioisce per la sentenza del TAR perché come unico interesse avrebbe quello di “privatizzare le aziende di raccolta e smaltimento dei rifiuti, con buona pace degli interessi dei cittadini”.
Quali sarebbero dunque gli interessi dei cittadini? E in che modo Nogarin lo avrebbe fatto in questi 3 anni? È bene ricordare che il concordato di AAMPS, fortemente voluto dalla giunta e dalla maggioranza grillina livornese, nonché portato ad esempio in tutto il Paese da Grillo e Di Maio, ha avuto come conseguenze dirette:
– l’aumento della TARI di circa il 15% spalmato sui contribuenti livornesi;
– la chiusura di alcune società con il licenziamento di decine di dipendenti;
– l’esternalizzazione di alcuni servizi di Aamps (a proposito di “pubblico” e “privato”…);
– costi giudiziari per circa 1 milione di € (anch’essi ovviamente a carico dei livornesi);
– il mancato pagamento dei creditori.
Vale la pena sottolineare che la scelta del concordato era stata fortemente sconsigliata da: tecnici ed esperti del settore, sindacati, opposizioni, avvocatura civica del Comune, sindaci revisori di AAMPS, associazioni imprenditoriali, creditori e dalla stessa ATO che, sulla base della legge regionale vigente, ha il compito di guidare circa 100 comuni toscani al raggiungimento del risultato di una gestione unica per la raccolta dei rifiuti, cosa che, sempre a proposito di interessi dei cittadini, significa passare da una situazione che vede 14 gestori presenti in quattro province (quindi 14 cda, 14 direttori, 14 di tutto…) a un’unica azienda.
In questa vicenda il PD ha sempre dimostrato l’interesse per i cittadini ed i lavoratori con atti e fatti. Gli organi di giustizia, come sempre quando la politica travalica il rispetto delle norme, dovranno definire la situazione.
Il resto sono solo inutili chiacchiere buone solo e soltanto a scaldare i cuori delle tifoserie di partito, elemento questo che, come i livornesi hanno misurato in questi anni, non è sufficiente per governare una città”.
1 Comment
amaranto67
13 Novembre 2017 at 1:35sig Bacci, a livorno non tutti hanno la memoria labile.
All origine di tutte le nefandezze da lei ascritte alla giunta pentastellata sta la voragine che il suo partito e le giunte da esso espresse hanno creato nel bilancio di Aamps, decine di milioni di euro coperti per anni con artifici contabili e soldi prestati dalle banche “amiche”, banche che una volta venuto a mancare il “garante” (ovvero la giunta PD) hanno preferito
non intervenire piu.
Senza sindacare sul giudizio che da della giunta penso che realtivamente a questa questione voi non siate nella posizione migliore per poter muovere critiche a chi che sia. avete usato Aamps per “collocare a lavoro” decine di persone secondo logiche clientelari creando posti che non esistevano con un insostenibile squilibrio tra personale amministrativo ed operativo (cosa incompatibile con la logica d’impresa)…
Fare adesso i “verginelli” è privo di ogni logica specie quando l’evidenza vi smentisce, il senso che ne ricaviamo noi cittadini è che siate a corto di argomenti.
Siate propositivi se davvero aspirate a guidare di nuovo la città.