La collezione civica del Museo “Fattori” di Villa Mimbelli si arricchisce di nuove opere artistiche ricevute in donazione; nuovi dipinti e bassorilievi che entreranno a far parte del patrimonio. Si tratta nello specifico delle opere “Piove” e “Rotonda di Ardenza” di Franco Lipizer, “Ritratto di Renato Natali” e “Ritratto di Pietro Annigoni” di Anchise Picchi e “Il Moro” di Vittorio Nomellini.
Le donazioni sono avvenute grazie agli eredi degli artisti: Rachele Panizzi, nipote di Franco Lipizer, Lido Pacciardi, nipote di Anchise Picchi, Aurora e Barbara Eleonora Nomellimi figlie di Vittorio e nipoti del grande Plinio.
I due dipinti del 1942 “ Piove” e “ Rio Ardenza” di Franco Lipizer testimoniano la grande passione per la pittura all’aperto dell’artista. “Il verde Lipizer”, questo infatti il soprannome che fu dato a Francesco “Franco” Lipizer perché amava dipingere a contatto con la natura di cui ci ha mostrato tutti gli aspetti con l’armonia dei colori. Friulano di nascita ma livornese di adozione fu uno dei primi soci del “Gruppo Labronico” realizzando così la sua forma artistica in questa città e facendo proprio lo stile dei macchiaioli.
Quello che colpisce del dipinto “Il Moro” ( 1935) di Vittorio Nomellini è il senso della vita in movimento. In primo piano il Moro che sembra volersi liberare dalle catene che lo trattengono, sullo sfondo soldati in sahariana che avanzano, cavalli che trainano un carretto, i velieri in fila per riprendere il mare chiusi dalle mura del porto. Vittorio Nomellini ha sempre avuto un legame speciale con Livorno che frequentava per il Gruppo Labronico o per intrattenersi con l’amico Bruno Miniati. In queste occasioni spesso si portava dietro cavalletto e cassetta dei colori per dipingere: lo testimoniano le varie vedute del Porto Mediceo.
Il Museo conserva di Anchise Picchi due dipinti, già oggetto di donazione. Ora di arrichisce di due bassorilievi in legno di noce raffiguranti il volto di Renato Natali (1973) e il ritratto di Pietro Annigoni (1974), due artisti con i quali Anchise Picchi era in stretta amicizia. Le opere di Anchise Picchi mostrano una grande originalità che deriva dalla straordinaria varietà di stili e di linguaggi artistici che l’artista ha saputo elaborare nella sua lunghissima attività.Erede della tradizione dei macchiaioli e dei naturalisti, ha saputo infondere alle loro tematiche una personalissima interpretazione, adottando stili diversi e sperimentando tecniche originali.
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