Il futuro del Livorno calcio è legato al nuovo stadio. Ci sarebbero due cordate multinazionali interessate al progetto nuovo stadio. I gruppi sarebbero disponibili ad acquisire la proprietà del vecchio stadio per realizzarvi una struttura ultramoderna stile impianto di Udine, contornata da un’area del tutto riqualificata, ridisegnata da un progetto particolarmente singolare e innovativo. Uno stadio di proprietà della società Livorno calcio modello Juventus Stadium con sale, negozi, ristorazione e quant’altro.
Il Sindaco da mesi dice di avere contatti avanzati con papabili investitori interessati anche ad acquisire la società Livorno calcio. E’ logico che il primo passo per poter acquistare la proprietà della struttura stadio è quello di detenere la titolarità della società, colei che chiederà al comune di Livorno la cessione della struttura a seguito di un progetto di crescita sportiva, urbanistica, ambientale e commerciale.
Quando a inizio estate Aldo Spinelli ha fatto visita al sindaco Nogarin a palazzo comunale, la realizzazione del nuovo stadio è stato il motivo dell’incontro. Il primo cittadino ha esposto a Spinelli il progetto del nuovo stadio e di conseguenza la questione proprietà: “O lo stadio lo realizzi tu, oppure cedi la società a coloro che sono disposti a realizzarlo, pronti anche ad investite nella squadra”. Nogarin avrebbe chiaramente fatto intendere a Spinelli che il Comune non finanzierà in alcun modo il progetto e che sarà la società Livorno calcio ad investire nella realizzazione del nuovo stadio, o che questa faccia capo a Spinelli o a qualcun altro.
Se lo si analizza bene, il concetto non sarebbe sbagliato e oltretutto risulterebbe una garanzia per la solidità societaria. E’ evidente che lo stadio di proprietà alla società calcistica rappresenterebbe un viatico per fare investimenti nella squadra di calcio: un conto è la visibilità che offre uno stadio (con varie attività commerciali annesse), di una squadra in Lega Pro, un’altro conto è la visibilità e l’affluenza di uno stadio in cui gioca una società di serie A.
Nogarin ritiene fondamentale che la proprietà del nuovo stadio e della società calcistica sia rappresentata dalla stessa figura: senza volerlo, avrebbe innescato una correlazione positiva per la squadra e per i tifosi, che incentiverebbe la proprietà a mantenere una squadra sempre competitiva se non vuole rischiare di far fallire l’investimento immobiliare.
Aldo Spinelli al momento dice di non essere intenzionato nè al nuovo stadio, nè a cedere la società a terzi. Ciò secondo Nogarin rappresenta l’ostacolo principale per la realizzazione del nuovo impianto. Dall’altro canto, secondo voci vicine al presidente, pare che “Sor Aldo” stia valutando di cedere la società, ma prima, come è suo solito fare, voglia giocarsi bene le sue carte. Vediamo come andrà a finire, “Se son rose fioriranno”.
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